Contemplare per onorare l’Amato

Immersi nel cammino quaresimale, vogliamo soffermarci sulla seconda lettera della parola CONTEMPLARE. Per noi contemplare vuol dire ONORARE l’Amato. Ricorrendo al significato etimologico, onorare vuol dire «circondare di stima e di ossequio qualcuno». È ciò che fece san Giuseppe, la cui celebrazione quest’anno è stata spostata ad oggi, verso la sua sposa Maria e in modo speciale verso Gesù. Riconoscendo la singolare paternità di Giuseppe, qui, vogliamo contemplare il suo rapporto con Maria. Al n. 20 della Redemptoris Custos leggiamo che: “Mediante il sacrificio totale di sè Giuseppe esprime il suo generoso amore verso la Madre di Dio, facendole «dono sponsale di sé». Pur deciso a ritirarsi per non ostacolare il piano di Dio che si stava realizzando in lei, egli per espresso ordine angelico la trattiene con sè e ne rispetta l’esclusiva appartenenza a Dio”.

In questa Esortazione Apostolica, Giovanni Paolo II mette in particolare rilievo il legame sponsale di Maria e Giuseppe, rivendicando a Giuseppe le chiare caratteristiche dello sposo che “prese con sé la sua sposa” poiché quello che è generato in lei “viene dallo Spirito Santo” (Mt 1). E da qui che possiamo “desumere che anche il suo amore di uomo viene rigenerato dallo Spirito Santo. Non bisogna forse pensare che l’amore di Dio, che è stato riversato nel cuore umano per mezzo dello Spirito Santo (Rm 5,5), forma nel modo più perfetto ogni amore umano? Esso forma anche – ed in modo del tutto singolare – l’amore sponsale dei coniugi, approfondendo in esso tutto ciò che umanamente è degno e bello, ciò che porta i segni dell’esclusivo abbandono, dell’alleanza delle persone e dell’autentica comunione sull’esempio del mistero trinitario” (RC n 19).

Carissimi sposi anche noi, il giorno del matrimonio, abbiamo promesso di onorarci tutti i giorni della nostra vita. Ma in che modo lo facciamo? Nella vita ordinaria vi sono mille modi per farlo e ogni coniuge conosce quale sia quello migliore per la propria coppia. Per noi onorarci vuol dire onorare Dio, o meglio onorare l’immagine di Dio impressa in noi. Ogni uomo deve essere onorato in quanto immagine di Dio ma, come sposi, la promessa matrimoniale ci porta ad impegnarci a cercare, e portare alla luce, nel nostro sposo/a quei tratti, quelle caratteristiche per cui somiglia maggiormente a Gesù. Significa in definitiva potergli dire: “tu mi ricordi Dio”, “tu per me sei degno/a del mio ossequio”. Questo ci porta a sperimentare prima di tutto l’esserCi di Dio nella nostra vita sponsale e poi anche il fatto che senza onorare la persona che si è scelto di sposare si perderebbe una bella fetta di felicità.

ESERCIZIO PER ONORARE L’AMATO
Come sposo, sull’esempio di san Giuseppe, mi impegno ad aiutare la mia sposa a far crescere un seme che il Signore ha piantato nel suo cuore, sia esso una virtù o un talento. Come sposa, “riverso” sulle imperfezioni del mio sposo tutta la tenerezza di cui sono portatrice.

PREGHIERA DI COPPIA
O nostro Divino Sposo,
onorandoci onoriamo Te in noi;
onorandoci scopriamo che portiamo il Tuo dna nelle fibre del nostro corpo;
onorandoci ti ringraziamo di aver posto la Tua dimora in noi
e, insieme a Giuseppe e Maria, camminiamo fiduciosi lungo i sentieri della vita.
Amen

Daniela & Martino, Sposi Contemplativi dello Sposo

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