Oggi mi sento di riflettere su un articolo apparso sul fatto quotidiano che è diventato virale. L’ho visto condiviso molte volte dai miei contatti e dai miei amici. In questo articolo una coppia, credo inglese (l’articolo originale è apparso sul quotidiano inglese Daily Mail), dichiara di non volere figli perchè i figli sono un peso e limitano le possibilità di vivere spensieratamente la vita e di godere appieno dei piaceri derivanti dallo stare insieme. Vi lascio il link all’articolo completo. Parto, in questa mia riflessione, da un virgolettato attribuito a Taylor moglie di Justin, la protagonista dell’intervista.
Non vogliamo avere figli ed essere infelici: ora facciamo sesso selvaggio 4 volte a settimana, 12 viaggi all’anno e i fine settimana… Perché cambiare?
Premetto che non voglio giudicare queste due persone e che ognuno è libero di scegliere come vivere la propria vita e il proprio matrimonio o relazione affettiva in genere. Premesso questo è però interessante riflettere su quello che significa vivere un matrimonio in questo modo. Farò alcune considerazioni personali e vi chiedo di fare le vostre nei commenti.
Il senso del matrimonio.
Taylor mostra una modalità di pensare il matrimonio che mi pare essere sempre più comune. Perchè sposarsi? Io credo di essermi sposato per una ragione completamente diversa e in un certo senso opposta a quella di Taylor. Taylor, almeno per quello che traspare dall’intervista, si è sposata con Justin perchè con lui sta bene. Perchè con lui riesce ad appagare i suoi desideri affettivi e sessuali, perchè con lui riesce a fare viaggi e condividere gli stessi interessi. Insomma Justin le rende la vita più bella. Justin le serve. Il centro è lei. Le conviene stare con lui per quello che ne ha in cambio. Naturalmente credo valga la stessa cosa per il marito. Per me non è così? All’inizio lo è stato ma poi, grazie a Dio, il mio matrimonio ha avuto una svolta. Sono riuscito a fare quello scatto necessario a progredire nella relazione e a renderla meno basata sulla convenienza e più sull’amore. Già perchè l’amore non è quello che descrive Taylor. Cosa significa amare? Con il tempo ho imparato a donarmi sempre di più a Luisa in modo incondizionato. Quando lei mi fa stare bene e quando ci riesce meno per tanti motivi. Ho compreso il senso del matrimonio nel matrimonio stesso. Un matrimonio funziona quando il senso lo si trova nel donarsi e non in quello che ne ricevi in cambio.
Due serbatoi che si svuotano.
Io credo che stare insieme principalmente per prendere dall’altro non funziona. Se entrambi abbiamo bisogno di riempire il nostro serbatoio relazionale, affettivo e sessuale prima o poi rischiamo di rimanere a secco. Perchè se per dare dobbiamo prima prendere è normale che basta che, per qualsiasi motivo, l’altro non sia più in grado di soddisfarci nei nostri bisogni, e noi a nostra volta inizieremo a far mancare affetto, tenerezza, cura e servizio. Ciò non può che allontanarci sempre di più. Ciò non può che far morire la relazione. Ed è questo il motivo credo dei tanti divorzi del nostro tempo. Perchè tanti si sposano con l’idea di Taylor: mi sposo perchè l’altro mi rende felice. Di conseguenza se l’altro dovesse smettere di rendermi felice perderebbe di senso anche il matrimonio. Il matrimonio non è questo. Solo nel dono incondizionato l’altro si sentirà amato per quello che è. Amare per quello che si dà equivale a non amare. Equivale ad usarsi e basta. Io non voglio un amore così. Io voglio un amore che costa ma che sa di vero e che ti fa sentire amato sempre anche nella debolezza.
I figli sono un intralcio?
Arriviamo ora alla questione più importante evidenziata da Taylor. I figli non permettono, secondo la donna, di vivere il matrimonio pienamente. Adesso posso rispondere. Che tipo di matrimonio è il vostro? Come quello prospettato da Taylor o come quello che vi ho prospettato io? Se cercate un matrimonio alla Taylor allora non fate figli. Ha ragione lei. Se il centro siete voi i figli sono una palla al piede. Quando ci sono i figli è vero che tutto è più faticoso e difficile. E’ vero che fare l’amore diventa molto più problematico perchè non si trova più così facilmente il momento adatto e si è molto più stanchi. E’ vero che i viaggi saranno molti di meno e che magari ci si deve alzare presto anche nel week end. Il discorso di Taylor non fa una piega. E allora perchè io ho fatto non un figlio ma quattro? Perchè dopo l’esperienza del primo che mi ha distrutto fisicamente ho deciso con Luisa di averne altri? Perchè ho scoperto il segreto dell’amore. L’amore ti riempie davvero quando dai tutto. Quando ti doni per l’altro fino in fondo. Quando ti scopri felice per avere fatto felice l’altro. Quando non stai più a misurare quanto fai tu e quanto fa l’altro ma continui a fare anche solo per vedere l’altro meno stanco e meno preoccupato. Solo se vivi il matrimonio in questa modalità avrai il desiderio di rendere fecondo il tuo amore (fecondità che non si concretizza solo attraverso il concepimento di figli ma in tanti altri modi). Per questo credo che chi non desidera avere figli (non che non può) in realtà non vive un matrimonio basato sull’amore. Perchè se vuoi davvero amare non ti basti più, non basta più la relazione con tuo marito o con tua moglie, ma questo amore trabocca e prende carne nei figli. Certo ho dovuto rinunciare a tante cose, ma non sono rinunce vere. Ho scelto quello che credo sia il meglio, ho scelto quello che dà senso e pienezza alla vita. Per questo non invidio i viaggi e la vita di Taylor ma sono strafelice della scelta che ho fatto e che rifarei non una ma mille volte perchè la considero molto più ricca e bella di quanto avrebbe potuto essere senza figli e con qualche lusso in più.
Auguro a Taylor e a suo marito che possano fare questo salto di qualità, che possano comprendere la bellezza del dono gratuito e dell’amore. Allora il desiderio di un bambino verrà loro naturale perchè avranno aperto il cuore al dono.
Antonio e Luisa
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Tutti desideriamo essere felici.
C’è chi crede nella felicità che non resta e quindi sazia, e c’è chi ha imparato che solamente la gioia profonda trattiene, nutre, crea, cresce.
Pensare come gli uomini e non come Dio è rimanere sempre vuoti e senza vita.
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“Premetto che non voglio giudicare queste due persone e che ognuno è libero di scegliere come vivere la propria vita e il proprio matrimonio o relazione affettiva in genere.”
Lo ha fatto scrivendo di quanto sia vero il vostro amore e finto il loro… Penso che doveva fermarsi dopo il punto.
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Ho detto ciò che penso. I tanti divorzi di oggi sono conseguenza di una certa mentalità dilagante. Io non giudico le persone ma evidenzio un certo salto di qualità che devono fare nell’amore. Che dobbiamo fare tutti per vivere un matrimonio autentico.
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Concordo con Rosa, se il tuo intento era quello di non giudicare ci sei riuscito proprio male 😀
«Per questo credo che chi non desidera avere figli (non che non può) in realtà non vive un matrimonio basato sull’amore.»
Ammazza, proprio nessun giudizio! 😉
Per il resto non hai nemmeno cercato l’articolo originale che dice chiaramente che la coppia è americana (non inglese), indice che anche solo inconsciamente l’intento principale è quello di dare patenti di matrimonio autentico o fasullo.
https://www.dailymail.co.uk/femail/article-11906487/Why-dont-children-sex-four-times-week-lie-ins-weekends-ruin-things.html
L’unica obiezione che si può fare ai protagonisti è che si sentono comunque in dovere di usare la scusa economica. Scusa che non regge visto che prima di tutto hanno deciso di farsi tutti i viaggi che vogliono e solo poi di prendere casa, risparmiare etc.
‘Having a child is expensive. I want to buy a house and have a good solid 10-15k before I think about having a kid.
‘We want to wait until we’re financially prepared to have children, to get the bulk of the travelling done, and to give our children the best life possible.’
Ma il punto è che non c’è proprio nulla di cui vergognarsi ad avere queste priorità come coppia! L’importante è che siano condivise e sembra proprio sia questo il caso.
La conclusione è invece molto più matura ma non viene minimamente menzionata.
‘I’m terrified of being a bad parent, so I’d rather take care of myself first.
‘Financially and mentally we’re not ready. I still want to spend time and have fun with my husband.’
‘Right now we’re really enjoying being young and in love, and we don’t feel any need to have kids any time soon.’
Può sembrare un’altra scusa ma fa sicuramente meno danni una coppia che dice “non siamo pronti, non facciamo figli” rispetto a chi non si pone nemmeno il problema e li fa perché “ad una certa età bisogna farli”, “perché è obbligatorio provare ad averli in un matrimonio cristiano” o, ancora peggio, nel tentativo di “salvare” un matrimonio che non funziona.
In conclusione, quando ho letto l’articolo originale ho pensato “embè? ma fate un po’ quello che volete senza scriverlo sui giornali!”.
Leggendo questo pezzo e molti altri commenti capisco che sia invece quasi necessario divulgare punti di vista come questo perché c’è ancora chi purtroppo sente il bisogno di mettersi in cattedra a decretare con tono paternalista che solo il matrimonio cristiano e il desiderio di una famiglia numerosa siano indice di “vero amore” mentre chi decide altre priorità per la propria vita, senza dare fastidio a nessuno, è in fondo solo un egoista, superficiale a cui, poverino, dobbiamo spiegare noi come vivere.
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Il tuo commento era finito tra gli spam e l’ho visto solo ora. L’ho quindi ripristinato. E rispondo anche. Apprezzo alcune parti della tua critica e le ritengo anche vere. Diciamo che ho deciso di “usare” questa storia che come tutte le storie personali è unica e piena di tante sfumature per far passare un concetto più generale. Non giudico i due dell’articolo, auguro loro il meglio. Come scrivi tu è una storia alquanto ordinaria e risulta strano che sia stata così “spinta” dai nostri media. Probabilmante per fare “cultura”. So che dietro la ritrosia a fare figli c’è spesso anche paura. Quello che volevo evidenziare e che non rinnego anzi che rivendico è il concetto cristiano di amore e di matrimonio che sì ritengo superiore e più pieno di ogni altra espressione. Perchè il cristiano dovrebbe in teoria (poi la pratica sappiamo essere più complicata) dare tutto per l’altro e ciò comporta anche dare vita all’amore, diventare cocreatore con Dio di nuovi Figli di Dio. Questo d’altronde è un blog che tratta dell’amore matrimoniale vissuto nel sacramento e nella fede. Ciao
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Condivido tutto e aggiungo, in risposta a ciò che afferma la ragazza dell’articolo, che non tutte le coppie che non hanno figli fanno continuamente viaggi o hanno una vita sessuale sempre appagante…spesso ci sono altri problemi, economici o di salute o altre fragilità…è un pensiero un po’ univoco e uniformante, a mio avviso, quello di questi due ragazzi. Un abbraccio e grazie sempre per le vostre riflessioni.
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Condivido tutto e aggiungo, in risposta a ciò che afferma la ragazza dell’articolo, che non tutte le coppie che non hanno figli fanno continuamente viaggi o hanno una vita sessuale sempre appagante…spesso ci sono altri problemi, economici o di salute o altre fragilità…è un pensiero un po’ univoco e uniformante, a mio avviso, quello di questi due ragazzi. Un abbraccio e grazie sempre per le vostre riflessioni.
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Scusate, ho erroneamente pubblicato due volte…
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Hanno solo 27 anni e hanno anche detto che stanno risparmiando per casa e figli. Mi sembra che il loro articolo come questo avvii inutili discussioni. Sembra che ovunque tutti vogliano dire la loro quando spesso non ci sarebbe nulla da dire.
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Sono d’accordo. E’ un articolo inutile ma ripreso da tutti i media ed è stato fatto diventare virale. C’è dietro un intento dei media di “fare cultura”. Senza figli è meglio è il messaggio. Per questo ho voluto rispondere.
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Un poco giudicante lo sei.
È oggettivo: senza figli è più semplice.
Le mie colleghe si godono il fine settimana, si organizzano in tutta libertà, hanno la possibilità di investire più di me in cose carine.
Mio figlio è quanto di più prezioso abbia (ahimè più di mio marito e del mio matrimonio… Non me ne vogliate), ma se mi guardo dall’esterno non sono un bel vedere: sempre stanca, sempre di corsa, sempre preoccupata, sempre in bilico… A una ragazza giovane, magari un filo brillante, che studia e viaggia e sogna legittimamente di realizzarsi professionalmente… Chi glielo fa fare? Idem a un giovane uomo.
Se penso al futuro di mio figlio, l’ultima cosa cui ambisco è diventare nonna… Eh diciamocelo!
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Mi spiace tu abbia questa esperienza. Noi ne abbiamo 4. Al secondo sono andato in crisi nera ma era un problema mio. Troppo incentrato su me stesso, su quello che avevo perso. Poi ho capito ho fatto il salto e gli altri due sono stati molto più facili seppur nella stanchezza e nello stress.
Comunque al primo posto c’è la Dio e la coppia i figli vengono dopo. Non perché si amino di meno ma perché la coppia è la sorgente. Nella coppia di sposi c’è la presenza di Dio. Quanta povertà vedo in giro invece.
Abbiamo perso tutta questa ricchezza e abbiamo un bel lavoro e tanti soldi? Chi se ne frega! Questo è il mio pensiero.
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Una brutta testimonianza per le giovani coppie, da non imitare… È molto probabile che l’amore che unisce questa coppia non è vero Amore, ma semplicemente un surrogato, è la piú alta forma di egoismo che nega il dono della Vita per la continuazione della specie umana… Se tutti facessero cosí, la Terra sarebbe un arido deserto al pari di altri pianeti. Oltretutto tale coppia dimentica che la loro esistenza è frutto dell’Amore dei rispettivi genitori. Non aggiungo altro, se non quello di programmare un incontro con i giovani AC e altri giovani di Associazioni giovanili, per approfondire tale argomento alla luce del bellissimo testo formativo per tutte le coppie di fidanzati e sposi: “Amoris Laetitia”, Esortazione Apostolica di Papa Francesco”… 💒 🙏 👩❤️👨 👩👩👧👦 🌈
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