“Amén. Francisco responde”

Cari sposi,

            lo scorso 5 aprile è uscito un documentario con questo titolo in cui Papa Francesco conversa con 10 giovani di diversa provenienza ed età, ma tutti appartenenti alla cosiddetta “generazione Z”. I temi sono esattamente quelli che, senza eccezione, portano ad allontanare proprio loro, i giovani, dalla Chiesa: povertà, abusi sessuali, violenza sulle donne, aborto, pornografia, gender…83 minuti che sono lo specchio del pensare dei vostri figli e proprio per questo vorrei fare una breve riflessione su quanto emerso. Perché quei dubbi e quelle perplessità sono più diffusi di quanto pensiamo, non solo tra i giovani ma anche più in su.

La prima riflessione che vi offro è che la quasi totalità dei temi trattati ha un’unica radice ed area di provenienza. Gli invitati difatti hanno condiviso la loro esperienza su: aborto, abusi sessuali, bullismo, pornografia, masturbazione e orientamento sessuale. È chiaro che tutto ciò è collegato al corpo, alla sessualità intesa come espressione di tutta la persona. Al di là del “che ne pensi Francesco?” loro stanno domandandosi quale sia il valore del sesso, che finalità e che senso possiede il mio corpo, perché sono maschio/femmina o perché non mi ci trovo in nessuna categoria… è molto forte constatare che, oggi più che ieri, il corpo sessuato sia divenuto così enigmatico e come sia urgente che sappiamo cogliere fino in fondo questi interrogativi per giungere a un equilibrio, ad una nuova sapienza che, pare, le risposte confezionate non sono più in grado di offrire.

Il corpo sessuato è oggi il nuovo spazio di incontro/scontro tra scienza (biologia, psicologia, fisiologia), filosofia e teologia, un nuovo Areopago da cui attendiamo ascoltare parole di verità e non di ideologia. È proprio qui la frontiera della fede cristiana, il corpo sessuato, e noi cristiani abbiamo un patrimonio di valore incalcolabile da cui attingere per trovare il bandolo della matassa.

Nel documentario fa sorridere Papa Francesco di fronte a situazioni di cui non è del tutto a conoscenza (vedi la domanda su Tinder…). Ma a parte questo, lui non può rispondere a tutto perché non è vicino a questi ragazzi, non abita con loro, non li ha educati per anni e anni, come invece è successo a voi genitori. Credo proprio che il vero interlocutore, i veri destinatari di quelle domande siate proprio voi sposi. Voi siete così dentro e immersi in questa drammatica ricerca di senso che potete dare un contributo essenziale, non a parole, ma con la vita vissuta.

Dinanzi a quelle domande mi sono chiesto sovente: “Cosa avrebbe risposto Tizio o Caio?” Ho così rivolto la mia mente a molte coppie che su quei temi hanno versato lacrime e li hanno “attraversati” in modo drammatico ma al contempo oggi sono icone di una Bellezza e Verità che li precede.

Tutti quei giovani hanno sì cercato una risposta del tutto particolare, nientemeno che dal Papa, ma sono sicuro che in fondo al loro cuore stanno cercando, oltre che ragionamenti coerenti, un volto, una condotta, un modo di vivere che davvero li coinvolga e li attragga. Quella Verità e quella Bellezza che ci ha plasmati ha un nome: Gesù. Voi sposi avete la Sua Presenza in voi, che vi permette di essere testimoni credibili che l’amore passa da un corpo sessuato maschile e femminile e grazie al vostro dono reciproco potete essere procreatori dello stesso Amore, della stessa Verità e Bellezza che vi ha modellato.

padre Luca Frontali

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