Almeno un saluto !

Dalla prima lettura di Domenica scorsa, l’Ascensione : <<….«Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. ……..>> . Nei giorni scorsi sia Antonio e Luisa che Padre Andrea Valori ci hanno stuzzicato la riflessione partendo da questa lettura. Noi oggi vogliamo soffermarci su alcuni versetti di questo brano tratto dal libro degli Atti degli Apostoli. (cap 1, 1-11)

Innanzitutto, avete notato che il brano è posto all’inizio del libro ? E’ come se da questo evento (Ascensione) dipendesse tutto il resto descritto nei capitoli seguenti. I latini direbbero “Conditio sine qua non” : una condizione necessaria, senza la quale gli apostoli non avrebbero potuto compiere gli atti, appunto, come il titolo stesso suggerisce.

E questo cosa dice a noi sposi ? Spesso tra di noi succede che ci si dice “lo sai che ti amo” (soprattutto il marito alla moglie, dopo una litigata/incomprensione) ……..e , a volte, l’altro/a ci risponde tipo così : “sì, sì, dici sempre così. E’ inutile dirmi ti amo ti amo…..ma poi in concreto non fai niente per dimostrarlo”. Se a qualche coppia non è mai accaduto è perché non sono umani, vengono da una altra galassia nella quale non esistono litigi ed incomprensioni tra maschio e femmina. Impossibile ! Diffidate dai coniugi che dicono di non litigare mai………diffidare dalle imitazioni !

Anche nella nostra esperienza tocchiamo con mano che bisogna passare dalle parole agli……Atti, un po’ come gli Apostoli che passano finalmente agli Atti, sì, ma solo dopo l’Ascensione. Cioè ? Sembra quasi che le tre persone della Santissima Trinità abbiano inventato la staffetta….alle origini del mondo entra in scena il Padre, poi con l’Incarnazione tocca al Figlio, il quale con l’Ascensione passa il gioco allo Spirito Santo e ………GOOOOL !!! Finalmente arrivano gli Atti pieni di Spirito Santo e gli Apostoli da pavidi diventano coraggiosi, da timidi a testimoni focosi, da pescatori semplici a pescatori di uomini per il Regno di Dio…..lo Spirito Santo li ha trasformati ! San Pietro in una sola predicazione converte tremila persone nel giorno di Pentecoste……….incredibile…….la domanda sorge spontanea ; perchè a noi capita che con tremila prediche non se ne converte neanche uno ? Spesso ci manca lo Spirito Santo, o meglio, ci manca quella apertura di cuore di San Pietro, tale da far entrare un sacco di Spirito Santo…..eh già, il problema non è che lo Spirito Santo è in via di estinzione….il fatto è che dipende da noi quanto ce ne facciamo stare nel nostro cuore.

Ancora una volta, sposi carissimi, dobbiamo re-imparare a tradurre in Atti il nostro amore per Dio e comunicarlo al nostro coniuge in primis. La nostra “conditio sine qua non” è che dobbiamo invocare lo Spirito Santo altrimenti non se ne fa niente.

Avete notato, poi, che Gesù se ne va appena finito di parlare ? E proprio mentre lo guardavano…………almeno un saluto !

Giorgio e Valentina.

PS: Per invocare lo Spirito Santo basta dire con fede : Vieni Spirito Santo.

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4 Pensieri su &Idquo;Almeno un saluto !

  1. Carissimi, da quando sono iscritta a questo gruppo mi sento accarezzata nell’anima. Vi racconto la mia storia in cerca di conforto. Sono una donna di 54 anni e mi chiamo Maria Grazia. Sono sposata da quasi 27 anni. Matrimonio di amore dal quale sono nati 2 splendidi figli. Oggi mia figlia ha 25 anni e ad ottobre si laurea in medicina mentre mio figlio ha 22 anni e studia ingegneria informatica. Entrambi sono lontani da casa. Noi invece viviamo al centro della Sicilia ma io sono orgogliosamente di Siracusa. Sono qui perché mio marito é stato trasferito dalla città dove ci siamo conosciuti in Calabria e perché qui c’è la sua famiglia. Perché vi scrivo? Perché ho dedicato tutta la mia vita a mio marito e ancora continuo nonostante quello che ora vi racconterò. Eravamo una coppia serena, lui serissimo. Viaggiavamo tanto con il camper e con i nostri figli, insomma una bella vita ma….5 anni fa mio marito inizia una relazione con una psicologa single che ci conosceva e che,approfittando del fatto che dopo la fine della scuola io e i ragazzi ci trasferivamo nella nostra casa a mare dove mio marito ci raggiungeva il venerdì, lo cattura non so come e lui perde la testa. La nostra vita sessuale era normale, tra la stanchezza e il desiderio di farlo quando eravamo sicuri che i ragazzi non ci sentissero….ma c’era. Anzi proprio in estate a mare ci piaceva di più e anche quella estate io aspettavo mio marito che mi trovava sempre pronta ad accoglierlo. La classica crisi dei 50 anni. Io lo scopro ad ottobre ed è troppo tardi….anzi lo scopre nostra figlia su fb. Ma io amo mio marito e lo perdono subito. Lui promette ma non mantiene…la psicologa lavora bene! Inizia la fase più difficile e dolorosa della mia vita. Lui va via di casa per qualche tempo e va a stare nella casa di campagna dei suoi genitori e intanto frequenta quella. Io e i ragazzi non lo riconosciamo più. Lui era devoto alla famiglia…avevamo una frequenza domenicale in chiesa, i nostri figli scout, la sua famiglia molto religiosa di formazione salesiana. Io, i miei figli e mia suocera iniziamo a pregare intensamente…io come mai avevo fatto e questo mi ha fatto capire che avevamo il Signore lontano…non lo consideravamo parte della coppia…e così mi sono resa conto che il demonio esiste e colpisce pesante. La conseguenza é che mio marito si è allontanato dalla chiesa. Ma poi lui ritorna ed io sempre perdono convinta che il mio amore lo riscalda e poi lui ricade e se ne va di nuovo….per anni abbiamo fatto così. Rientri pieni di speranza e poi delusione di tutti. Nel novembre 2019 se ne va definitivamente e per mesi non ci sentiamo…neanche per Natal. Io voglio che lui provi questa storia e lo lascio libero di viverla. Dentro però la speranza non la abbandono e continuo la mia preghiera. A gennaio 2020 muore mio papà ed io mi trovo sola nel lettone a piangere …senza i miei figli…senza mio marito… Ero appena rientrata la sera prima da Siracusa e dovevo riprendere la macchina e tornare a Siracusa. Lui mi chiama appena nostra figlia lo informa e mi vuole accompagnare ma io mi rifiuto e vado. Il giorno del funerale lui viene ed io mi sfogo…esce tutto il mio dolore! Lui mi dice che non è felice ma é sereno. Poi mi dice…facciamo fare al Signore. Da quel giorno ricominciamo a sentirci. Poi iniziano gli inviti a pranzo e poi, ai primi di marzo andiamo a trovare i nostri ragazzi. Lui é contento ed io pure seppur consapevole che l’altra c’è. Mi da il cellulare e il portafoglio da tenere nella mia borsa come di consuetudine ed io mi rendo conto che non si sentono. Mah…! Nel viaggio di ritorno mi faccio coraggio e chiedo come vanno le cose. Le cose non vanno molto bene…gli manca la famiglia…i figli…insomma piano piano torniamo insieme. Il covid ci avvicina e lo allontana da quella. Lui il 30 aprile decide e le restituisce le cose che lei aveva lasciato in campagna. Rifacciamo l’amore anche se dentro di me la ferita é profonda. Ma ho sempre offerto la mia sofferenza al Signore e alla Madonna chiedendo di darmi sempre la forza di superare le difficoltà. Questa volta mi sento più sicura perché ha provato per un periodo più lungo e anche i nostri figli capiscono che le cose sono diverse. Hanno sofferto tanto anche loro…mi sono stati tanto tanto vicini…mio figlio mi chiama “vita mia”…quanto amore! E loro per proteggermi hanno fatto di tutto…guai se il loro padre si avvicinava…eravamo veramente tutti stanchi di questi suoi ritorni dettati dal senso del dovere quindi per i ragazzi la scelta migliore era troncare senza dargli più fiducia. Ma io amo mio marito nonostante tutto. Ho capito che il Signore davanti all’altare ci ha affidati l’un l’altro ed un giorno, quando sarà, il Signore mi chiederà che cosa ho fatto per salvare il mio matrimonio. A quella domanda io vorrei rispondere…tutto cio che ho potuto! Vorrei che la sua anima fosse salva! Il peccato che ha commesso é ancora tra di noi. Ed infatti anche questa volta piano piano si sta allontanando…io ho capito che avviene dopo che riprendono i nostri rapporti intimi. Forse io non gli basto più? Avrà provato emozioni così travolgenti che la normalità e la dolcezza non lo soddisfano più? Ma cosa é il vero amore? Per me è dedizione perché ancora una volta sono io che mi piego per farlo felice. Ho lasciato praticamente la casa in città per trasferirmi in campagna dove c’era un disordine che non vi immaginate. Una casa trascurata che nel giro di poche settimane si é trasformata in una deliziosa casetta…ordinata…con aiuole curate….é il mio amore…il mio desiderio di condividere la sua passione per questa casa. Ma anche questo non é degno di essere considerato ai suoi occhi meritevole di amore. Adesso, come tutte le altre volte, non mi cerca più e se io faccio la donna sensuale, che si prepara con cura, pizzi …profumo….lui resta indifferente. Io sono una bella donna…e non vi nascondo che se avessi voluto avrei potuto anche io trasgredire…il mio ambiente è piuttosto maschile ma nel mio cuore c’è sempre stato lui e anche per rabbia non sono mai riuscita a fare niente. Vi starete chiedendo come é possibile che io non lo mando a quel paese? Perché io in tutta questa storia vedo Gesù e la sua passione …tutta la mia sofferenza é niente davanti a quello che ha subito lui…lui faceva il bene e riceveva il male …ma poi é risorto! Io spero che risorga anche il nostro matrimonio e spero sempre che mio marito si guardi dentro e capisca il grande dono che ha avuto nel potere ogni volta tornare indietro e trovarmi accogliente così come io capisco che non é solo la mia volontà ma é la Grazia di Dio e della Madonna a darmi la forza di poterlo fare. Il mio desiderio più grande è sapere che si é pentito e chiedermi di ritornare davanti l’altare per rinnovare la promessa….e questo é anche il desiderio di nostra figlia che crederà solo quando ci vedrà davanti al Signore. Non so se ci riuscirò ma volevo dirvi grazie per la forza che mi date ogni giorno e chiedervi di parlare di più delle situazioni come la mia. Noi mogli tradite abbiamo bisogno di essere incoraggiate al perdono e alla speranza che, con l’aiuto divino, le famiglie possono salvarsi dalle separazioni. Io ci spero tanto e so che il Signore ci ascolta e ci aiuta sempre se chiediamo con fiducia. Scusate se mi sono dilungata ma 5 anni sono lunghi da raccontare. Vi abbraccio e vi auguro tutto il bene del mondo

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