Pentola di fagioli !

Avete mai cucinato una pentola di fagioli ? Che rumore si sente ?

Oggi ci lasciamo interrogare dall’inizio del brano di Vangelo di Luca proposto domani a Messa : << In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. >>.

Come al solito, Gesù non è quello delle mezze misure, non è un tipo accomodante, per niente, anzi è sempre molto esigente. Proviamo ad immergerci per un po’ nel racconto.

Siamo tra quella folla numerosa, la stessa folla che lo aveva visto operare grandi prodigi e guarigioni, la stessa che si fermava spesso in silenzio per ascoltare le sue prediche……. immaginiamoci la scena : il silenzio era d’obbligo perché Gesù non usava i microfoni e neanche i megafoni… e noi ? Noi siamo in quella folla : c’è chi lo segue perché ha trovato il fornaio che moltiplica il pane gratuitamente, c’è chi lo segue per curiosità, c’è chi lo segue perché non ha meglio da fare, c’è chi lo segue per coglierlo in fallo, c’è chi lo segue perché vuole vedere i miracoli, chi lo segue per ottenere miracoli…. e poi ci siamo noi…. sposi, perché noi seguiamo Gesù ?

La folla garantisce l’anonimato, la folla garantisce un certo mutuo aiuto, ci si sente protetti nella folla, non si fa una gran fatica a starci in mezzo… anzi…. e magari mentre si cammina per seguire Gesù si sentono commenti tra la folla , tipo…. questo sì che è un vero profeta ! ….. è forte questo ! …. è un tipo tosto , e avanti di questo passo.

All’inizio Gesù sembra non dire niente alla folla numerosa, lascia che venga con lui, ma poi ad un certo punto si volta e lapidario come sempre ” Se uno viene a me….ecc….” Sicuramente ci saranno state reazioni dentro la folla molto diverse tra loro e addirittura contrarie. Sono le stesse reazioni che hanno gli uomini adesso quando si avvicinano al messaggio cristiano. Cosa significa però che dobbiamo amare Gesù sopra e di più di tutte le persone, compreso noi stessi? Spesso su queste pagine è stato ricordato che l’amore che gli sposi mutuamente si donano deve essere ad immagine di quello di Gesù nei confronti della propria Chiesa.

Tanto semplice riassumerlo in poche parole quanto difficile farlo diventare vita concreta. Allora un aiutino. Proviamo a considerare ciò che dice Gesù : di prendere la propria croce per seguirlo. Tanto per cominciare la sua croce non è nemmeno paragonabile ad una delle nostre ; secondariamente Lui traccia la strada e non noi ; inoltre Lui è stato sputacchiato, deriso, flagellato, e tutto il resto senza averne colpa e non ha mai reclamato …. neanche un lamento.

Potremmo scrivere biblioteche intere ed entrare in altri dettagli ma ci fermiamo ad uno solo , per cominciare ad essere discepoli e non folla : il lamento.

Tante, troppe volte ci lamentiamo di ciò che ci accade o che avrebbe dovuto accadere….. quando ero un ragazzino e mi lamentavo mi dicevano che ero una pentola di fagioli…. questa espressione l’ho sentita mille volte, poi mi hanno suggerito che invece di lamentarsi è meglio cominciare a ringraziare per quello che ho. E’ stata una svolta significativa .

Oggi possiamo cominciare a ringraziare il Signore anziché lamentarci con Lui….. per esempio ringraziare del fatto che abbiamo un coniuge che ci è stato donato per aiutarci a crescere nella santità ; ringraziare che anche oggi Dio si fida di me a tal punto da farmi suo rappresentante nei confronti del mio coniuge ; vuole amare lei/lui attraverso di me, impastando il suo amore infinito con la nostra povera umanità…. e ci dona tutti gli strumenti per realizzare ciò.

Cominciamo oggi concretamente con questo : combattere il lamento con il ringraziamento. D’altronde, non è esaltante vivere insieme ad una pentola di fagioli. Potreste cominciare col ricordarvi tutto ciò proprio davanti ad un bel piatto di fagioli.

Coraggio sposi, combattere il lamento con il ringraziamento. (fa anche rima).

Giorgio e Valentina.

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