Un pizzico di sale

La Chiesa continua in questi giorni a presentarci il tema del Buon Pastore ed anche ieri ci è stato proposto questo tema riportando una parte del capitolo 10 del Vangelo di San Giovanni, del quale vi riportiamo solo una frase fiduciosi che troverete il tempo di leggere il resto del capitolo :

 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei. ( cap. 10,5 )

Naturalmente sappiamo che un versetto spesso non è sufficiente per affrontare una tematica, bisogna vedere il contesto in cui la frase è stata detta da Gesù, i destinatari originali, la mentalità degli uditori e così via, però a noi ha dato da pensare questo versetto. Facciamo una breve presentazione : Gesù sta autoproclamandosi Buon Pastore facendo vari esempi dalla vita reale dei pastori mettendoli a confronto con i mercenari, i ladri, gli estranei, ed in questo versetto cita proprio quest’ultimi, spiegando agli ascoltatori che le pecore non li seguono perché non li conoscono.

E’ evidente che se Gesù è il Buon Pastore, le pecore del suo gregge siamo noi battezzati. Ora, se è vero che le pecore, come spiega Gesù, seguono solo il pastore e non l’estraneo in quanto conoscono il primo ma non il secondo, ci siamo chiesti : perché mai molti sposi cristiani seguono gli estranei e non seguono Gesù ?

Perché molti sposi cristiani seguono quelli che non entrano nel recinto passando dalla porta, ma seguono quelli che vi entrano come ladri ? Sono dei fanatici del brivido, del rischio ?

Da notare che i ladri stanno in mezzo al gregge, ma non sono passati dalla porta. E più avanti Gesù spiega di essere Lui stesso la porta, quindi Lui è sia il Buon Pastore sia la porta del recinto del gregge; ed oggi Gesù ci parla attraverso la Chiesa Cattolica, il suo Magistero, la sua Tradizione e le sue norme. Come facciamo quindi, noi povere pecorelle di questo gregge, a riconoscere se quello che ci sta dinanzi è un estraneo/ladro/brigante travestito da pastore ? Ci rendiamo conto che il discorso sarebbe lunghissimo e complicato, in queste poche righe ci limitiamo a suggerire qualche spia di allarme che dobbiamo imparare a riconoscere come tale, faremo solo qualche esempio.

Sicuramente la parte più difficile da districare è il fatto che questi estranei/ladri/briganti ce li troviamo già in mezzo al gregge, sono degli infiltrati, camuffati da pastori, da guardiani del gregge. Ecco allora che nel gregge troviamo persone che ci vogliono convincere che il divorzio non è più un peccato, ma : …. lo devi a te stesso/a perché anche tu hai diritto a rifarti una vita …… hai diritto alla felicità, a trovare qualcuno che ti ami davvero …. una scappatella fa bene alla coppia, cosa vuoi che sia, se è solo sesso ? non c’è mica amore e quindi non è un vero tradimento…. eccetera…

Oppure troviamo nel gregge altre persone che ci vogliono inculcare che l’aborto è un diritto : … per la salute della mamma …. hai diritto a riposare un po’, hai già tre figli…. sei troppo giovane….. adesso pensate a divertirvi, poi si vedrà…. una vita malata non è una vita degna, tanto soffrirebbe lo stesso, meglio risparmiargli (al nascituro) tanta sofferenza…. non avete neanche un lavoro stabile, una casa vostra…. pensa alla carriera adesso …. eccetera…

O ancora troviamo nel gregge persone che vogliono farci credere che per vivere da bravi cristiani sia sufficiente “volersi bene” e farsi un segno di Croce alla mattina ed uno alla sera … oppure ci vogliono impegnati in qualche iniziativa caritatevole o di volontariato, trascurando così la coppia, la famiglia, la preghiera e magari la S. Messa domenicale, illudendoci che i veri cristiani sono quelli che si adoperano per gli altri, non quelli che pregano con le mani giunte…. di conseguenza le suore di clausura non avrebbero nessun ruolo e sono considerate delle “palle al piede” della Chiesa e della società, oppure, vengono considerate delle pavide che fuggono dal mondo e si isolano per evitare di affrontare i problemi veri della gente.

Prossimamente tratteremo di questo legame strettissimo tra la castità matrimoniale e la verginità/castità per il Regno dei Cieli…. capiremo che disprezzare l’uno significa disprezzare l’altro.

Cari sposi, ci chiediamo quindi se : chi non ci parla mai di conversione, di peccato, di penitenza, di digiuno, della Santa Confessione, dell’Eucarestia, della misericordia di Dio, del Suo perdono dato ai peccatori pentiti, del perdono da donare e chiedere sempre nel Matrimonio, della S. Messa come sacrificio, della Croce di Gesù sofferta per amor nostro e al posto nostro, del rapporto strettissimo che c’è tra Eucarestia e Matrimonio, dei Comandamenti, della Giustizia di Dio, dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, di Gesù come l’unica via d’uscita anche in un matrimonio faticoso ……. lo possiamo definire pastore che è passato dalla porta ( cioè Gesù ) oppure lo vediamo come estraneo ?

Ma noi sposi , sappiamo riconoscere la voce di Gesù come il nostro Buon Pastore che non ha esitato a dare la sua vita per salvare noi pecorelle ? Speriamo di sì , altrimenti abbiam bisogno di una visitina da un buon otorino.

Giorgio e Valentina.

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