Vorremmo tornare sul Vangelo di ieri. C’è una bella provocazione che noi sposi dovremmo approfondire e soprattutto vivere. Io sono la vite, voi i tralci. Questa affermazione che troviamo nel Vangelo di Giovanni sicuramente l’avrete ascoltata decine se non centinaia di volte.
Di solito, però, si affronta in una sola direzione. Gesù è la vite e noi siamo i tralci. Noi abbiamo bisogno di essere uniti alla vite per non perdere forza e nutrimento. Per non seccare.
C’è un’altra prospettiva però che viene approfondita poco. La vite ha bisogno dei tralci per dare frutto. Dio ha deciso di non fare tutto da solo ma di servirsi di noi. Questa affermazione di Gesù avviene durante la sera dell’ultima cena. Gesù è lì con i suoi discepoli. Sa che uno lo ha tradito, sa che Pietro lo rinnegherà. Conosce tutte le debolezze e le incoerenze di quegli amici eppure parla in questo modo. Voi siete i tralci e avete bisogno di me ma anche io che sono vite, che sono la radice di ogni cosa ho bisogno di voi per dare frutto.
Non è un messaggio meraviglioso? Anche per noi sposi? Non importa che siamo fatti così, che abbiamo innumerevoli limiti e difetti. Non importa che sbagliamo tante volte tutti i giorni. Non importa che ci sentiamo così inadeguati nelle nostre relazioni. Gesù ha bisogno di noi e si fida di noi. Siamo i suoi tralci e i frutti possono maturare solo attraverso il nostro adererire a Lui e al Suo amore. Questo vale per la coppia e nella coppia.
Per la coppia. Quante coppie di sposi sono riuscite ad essere fecondissime per gli altri nonostante abbiamo dovuto lottare quotidianamente con problemi e con i loro limiti. Quante coppie sono riuscite a superare crisi e momenti complicati e sono riuscite a riemergere ancora insieme, perchè convinte che l’amore e il bene sono sempre un po’ più forti del male che ci può essere nel mondo e nei loro cuori. C’è una frase che mi è rimasta in testa tratta dal cortometraggio Il circo della farfalla: Più grande è la lotta e più glorioso sarà il trionfo. Sono proprio le coppie che sembravano spacciate, che possono essere le più belle e le più luminose per il mondo. Quelle di cui Dio si commuove e che danno frutti abbondanti. Se siete una coppia così, se vi sentite pieni di contraddizioni e vi vedete più incasinati delle altre coppie, non mollate. E’ il momento di affidarvi a Gesù e potrete diventare uno di quei tralci carichi di succosissimi grappoli d’uva. Perchè se affrrontate la tempesta con Gesù nessun male potrà essere abbastanza forte da affondarvi.
Nella coppia. Dio ha bisogno di noi per portare i suoi frutti a nostro marito o a nostra moglie. Ha bisogno delle nostre mani per portare le sue carezze. Ha bisogno delle nostre parole per portare il suo incoraggiamento. Ha bisogno del nostro lavoro per costruire la sua casa nella nostra famiglia. Ha bisogno dei nostri corpi per mostrare all’altro il suo amore totale e tenero. Tra noi i frutti possono essere davvero abbondanti e il matrimonio una relazione bellissima, ma Gesù ha bisogno di noi per rendere il Suo amore concreto e visibile. L’uno ha bisogno dell’altra e viceversa. Ci chiede solo di mettere quello che possiamo, anche se magari è poco o ci sembra poco. Il resto, il miracolo lo farà lui.
Avanti tutta cari sposi non facciamo gli avari con i gesti d’amore. Diamo tutto e sarà sempre abbastanza perchè Gesù metterà quello che manca alle nostre forze o alle nostre capacità e vi meraviglierete di ciò che sarete in grado di fare l’uno per l’altra.
Antonio e Luisa
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