Cari amici sposi,
per gli articoli di luglio e agosto mi è parso opportuno toccare il tema della sessualità di coppia. Lo faccio consapevole di tutti i limiti (sono sacerdote, ho un approccio teorico…) ma credo che il dono di aver incontrato sposi con la voglia di essere veri cristiani e il dono della teologia del corpo non possa tenerli solo per me e quindi vorrei tanto condividere tutto ciò con voi.
Saranno pillole, quattro articoli in cui esporrò brevemente alcune verità essenziali e molto concrete che spero vi aiutino a cercare la bellezza e la verità che è già in voi.
Contempliamo il sesso
La prima chiacchierata l’ho voluta chiamare così: contempliamo il sesso. Intendiamoci, per sesso mi riferisco a tutta la persona, non solo agli organi genitali, nella sua differenziazione maschile e femminile a livello corporeo, psico-affettivo e spirituale, come ben lo spiega il “Dizionario su sesso, amore e fecondità” a pagina 870.
Siamo in estate, tempo di caldo, mare, stare all’aperto; il nostro corpo è più esposto degli altri periodi dell’anno… che ottima occasione per parlare di sesso!
Tuttavia, scordatevi che vi voglia dare lezioni pratiche. Vorrei piuttosto pormi da un punto di vista teologico, cioè dall’Alto. Si può contemplare il sesso? Ne vale la pena? Io penso proprio che ce ne sia un enorme ma enorme bisogno.
A prima vista sembrerebbe l’esatto contrario, difatti viviamo in un mondo ipersessualizzato, mai come oggi il sesso è stato ridotto ai genitali e tale approccio è onnipresente, fruibilissimo e alla portata di tutti, anche dei minorenni. Cose quasi impensabili solo 30 anni fa, senza andare al Medioevo.
Perché allora è urgente contemplare il sesso in un’epoca “sessualmente liberata”, prendendo spunto dal titolo di uno splendido libro di Thérèse Hargot?
Ve lo spiego con un paragone: immaginatevi chiunque potesse guidare nei circuiti di Formula le macchine ad alta velocità. A me, da buon romagnolo, piacciono i motori ma se mi venisse offerto di farmi due giri sulla Ferrari 812 GTS vi sono sincero: mi tremerebbero le gambe e ci penserei un bel po’ prima…
Il fatto è che la sessualità è una vera e propria Ferrari, noi conteniamo una potenzialità di amore nel nostro corpo, psiche e anima che non immaginiamo nemmeno. Per questa noncuranza se non spesso ignoranza o banalizzazione, “guidare” la sessualità porta più a infortuni che a una guida bella, veloce e sportiva ma anche comoda e piacevole.
Non è forse vero che ben pochi ci hanno dato un corso di guida prima di consegnarci le chiavi della Ferrari ed è per questo che il mondo è pieno di incidentati e magari pure noi più di una volta abbiamo tamponato?
Così, cari sposi, proprio per questo siete chiamati in modo speciale a essere contemplativi del sesso affinché cogliate tutto il senso che possiede e possiate “guidarlo” come Dio comanda. E da quale punto di vista si contempla? Da che angolo vi guarderete? Il mondo lo fa da quello edonista, spontaneista, emotivista. Cioè rimane solo al livello più esperienziale, del come si fa e del come ti senti nel farlo, di cosa provi, ecc… Ma non sa o non vuol sapere nulla d’altro, è solo un gioco, uno sballo.
Voi che in questo mondo ci siete a mollo 24 ore al giorno, che lo respirate a pieni polmoni, sarete in grado di guardare al sesso in un altro modo? Non potete rimanere lì, vi asfissiereste, avete bisogno di elevarvi. Perciò vi invito a contemplare il sesso con gli occhi di Chi lo ha creato. Non basta guardare i vostri corpi con il desiderio più innato o con i cinque sensi naturali. Avete bisogno di contemplarlo con gli occhi di Dio. Perciò in attesa del prossimo articolo, il consiglio è iniziare a contemplare il vostro corpo e vi suggerisco di andare a rivedere alcuni testi molto belli, magari sotto l’ombrellone o seduti in baita dopo una bella passeggiata.
Per prima cosa rileggetevi i capitoli 1 e 2 della Genesi, è sempre bene avere sulle labbra quella parole simboliche e profetiche che svelano la nostra origine. Poi vi consiglio lo straordinario libro di Giulia e Tommaso, “Il cielo nel tuo corpo”. Infine, vorrei che guardaste a un particolare di un’opera artistica di valore mondiale, il mosaico della Creazione del Duomo di Monreale. Soffermatevi sulla scena in cui Dio presenta Eva ad Adamo, è favolosa! Entrambi sono nudi e Dio è in mezzo a loro, prende per mano Eva la porge ad Adamo. Penso di avervi caricato abbastanza e la nostra chiacchiera finisce qui ma proseguirà puntualmente ogni quindici giorni mentre dura il Sol Leone. Buon riposo e buonissima contemplazione!
Padre Luca Frontali
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