Come le mongolfiere!

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!

Non è la prima volta che Gesù ci mette in guardia sulla brevità e transitorietà di questa vita. Effettivamente il problema della morte è stato affrontato da tutti gli uomini in tutte le epoche, in tutte le culture, e le risposte sono molteplici; ai nostri giorni, il mondo occidentale, sembra essersi accorto di non avere una risposta convincente, ed allora ha deciso di anestetizzare il pensiero della morte con trucchi di vario tipo, che fondamentalmente vogliono riempire il “buco” creato dalla mancanza di questa risposta.

Sposi, genitori, nonni…… stiamo in campana….. quando il mondo ci vuole riempire con cose, impegni, affetti, interessi che sollazzano i nostri sensi, fermiamoci un attimo a riflettere se ci aiutano ad avvicinarci a Dio oppure sono ostacoli…. e poi prendiamo le nostre decisioni…. vi possiamo testimoniare che noi, Giorgio e Valentina, da quando abbiamo cominciato ci siamo alleggeriti parecchio. Noi sposi dovremmo essere come delle mongolfiere…. non nel senso della forma esterna, ma nella sostanza… e cioè : per poter volare in alto dobbiamo alleggerirci della zavorra che ci vuole tenere giù…. ma il nostro cuore, la nostra anima è fatta per volare in Alto.

Il Vangelo che abbiamo scelto ci invita a stare pronti con le vesti strette ai fianchi…… che significa? I servi quando lavorano, quando sono indaffarati nelle varie faccende domestiche necessitano di vesti che non ingombrino i loro movimenti che altrimenti risulterebbero goffi ed impacciati. Anche noi sposi dobbiamo quindi farci trovare così, e cioè non farci trovare impreparati al momento della morte, ma pronti con le vesti della quotidianità resa straordinaria dall’amore. In un dialogo di tempo fa, per spiegare questo atteggiamento ad una mamma, usammo l’immagine dei piatti sporchi o della lavatrice…… cioé? chiese lei….. Se il tuo cuore non ha la zavorra delle cose mondane, può riuscire a scorgere la presenza di Cristo anche nel lavare i piatti , nel caricare l’ennesima lavatrice, nel cucinare la cena giorno dopo giorno…. significa che la mia conversione quotidiana passa anche (ma non solo) attraverso questi gesti GRATUITI di amore.

E’ l’impegno quotidiano nel vivere la santità del matrimonio! E le lampade accese servono per vedere nell’oscurità della notte. Eh…… già, cari sposi, per riuscire a scorgere la direzione del nostro cammino in mezzo all’oscurità di questo mondo (che è zavorra), dobbiamo avere le lampade accese. La nostra lampada prende luce da diverse fonti che Dio ci ha messo a disposizione: la Parola di Dio, la preghiera, l’Eucarestia, la vita sacramentale attiva, il digiuno, la mortificazione, l’esempio dei santi, le prediche accorate di tanti bravi sacerdoti, momenti di catechesi, e altro ancora.

Tutti sulla mongolfiera! Vi assicuriamo che il panorama da lassù è mozzafiato….. basta alleggerire la mongolfiera del nostro matrimonio dalla zavorra con cui il mondo vuole appesantire il nostro viaggio….. Prendiamo insieme il volo!

Coraggio sposi….. sentiamo già una fresca e lieve brezza.

Giorgio e Valentina.

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