Volete evangelizzare? Fate l’amore (bene)!

Oggi prendo spunto dalle parole che papa Francesco ha pronunciato durante l’udienza di mercoledì scorso. Da alcune settimane il papa sta portando avanti una serie di riflessioni concernenti l’evangelizzazione. Il papa in due passaggi del suo discorso dice:

Andate – dice il Risorto –, non a indottrinare non a fare proseliti, no, ma a fare discepoli, cioè a dare ad ognuno la possibilità di entrare in contatto con Gesù, di conoscerlo e amarlo liberamente. Andate battezzando: battezzare significa immergere e dunque, prima di indicare un’azione liturgica, esprime un’azione vitale: immergere la propria vita nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo; provare ogni giorno la gioia della presenza di Dio che ci è vicino come Padre, come Fratello, come Spirito che agisce in noi, nel nostro stesso spirito. Battezzare è immergersi nella Trinità. […] Lo Spirito ci fa uscire, ci spinge ad annunciare la fede per confermarci nella fede, ci spinge ad andare in missione per ritrovare chi siamo. Perciò l’Apostolo Paolo raccomanda così: «Non spegnete lo Spirito» (1 Ts 5,19), non spegnete lo Spirito. Preghiamo spesso lo Spirito, invochiamolo, chiediamogli ogni giorno di accendere in noi la sua luce. Facciamolo prima di ogni incontro, per diventare apostoli di Gesù con le persone che troveremo. Non spegnere lo Spirito nelle comunità cristiane e anche dentro ognuno di noi.

Ho preso due brevi porzioni dell’intero discorso. Una posta all’inizio e una verso la fine per evidenziare alcune verità importanti su cui il Papa ci vuole provocare. Cercherò poi di declinare queste due evidenze nella nostra vita di sposi. Secondo quello che è il sacramento del matrimonio. Sarà un articolo che ad alcuni potrà sembrare forzato ma in realtà non farò altro che leggere le parole di papa Francesco alla luce di quello che comporta essere sposati.

Evangelizzare è contagiare. Il matrimonio è sacramento per la missione. Giovanni Paolo II ci ricorda in Familiaris Consortio che il matrimonio non è solo uno stato di vita e un dato di fatto, ma conferisce una missione. Benedetto XVI lo ha ribadito in diverse circostanze. Per questo il matrimonio viene celebrato all’interno di una Messa. Non è una questione privata tra due persone ma c’è una comunità che riconosce che quelle due persone hanno ricevuto un mandato. Mandato di essere immagine dell’amore di Cristo nella Chiesa. Padre Bardelli quando ci seguiva da fidanzati e poi da sposi ci ammoniva sempre su un punto: non andate in giro ad evangelizzare se non avete almeno un’esperienza di dieci anni di matrimonio. E’ inutile blaterare di qualcosa che non conoscete. Aveva ragione. Noi sposi non siamo dei predicatori. Almeno non tutti e non deve comunque essere la prima attività del nostro impegno nella Chiesa. Noi siamo prima di tutto sposi. E’ importante prendere coscienza di questo. Non dobbiamo fare, dire, presentare, ma dobbiamo essere. Essere sempre di più quella comunione di amore e di vita (cit. Familiaris Consortio). Io ho in mente due coppie nella mia parrocchia. Sono sposate da tanti anni e non fanno nulla di speciale. Non predicano, non guidano gruppi o seminari. Semplicemente ci sono. La loro presenza, come stanno insieme, come si guardano, come si rispettano e si prendono cura l’uno dell’altra è già una catechesi potentissima. Più di quello che possiamo fare Luisa ed io con il blog, con i libri e con tutto il resto. Ne abbiamo di strada per mostrare la luce e la bellazza che queste due coppie rilasciano senza dire nulla.

Evangelizza solo lo Spirito Santo. Il papa ci ricorda che non siamo noi ad evangelizzare. Ciò che cambia il cuore delle persone non è il nostro studio, non è perchè siamo bravi, non è perchè sappiamo convincere le persone. Chi cambia il cuore è solo Dio, è solo lo Spirito Santo. Noi possiamo metterci al servizio, farci strumenti con i nostri talenti e con il nostro impegno, ma chi opera è sempre e solo lo Spirito Santo. Da soli non possiamo fare nulla. Quindi? Quindi cari sposi fate l’amore! Cosa c’entra? C’entra tantissimo! Noi sposi possiamo riempirci di Spirito Santo attraverso i sacramenti, la preghiera, la vita di fede ma ricordate che abbiamo uno strumento che è solo nostro! Attraverso la riattualizzazione del sacramento del matrimonio. Vivendo la nostra intimità in modo autentico possiamo rinnovare il nostro matrimonio. Ogni volta che facciamo l’amore ci stiamo risposando e lo Spirito Santo si effonde su di noi (in base all’apertura del nostro cuore). Ogni volta che sperimentiamo l’essere uno nella carne lo diventiamo sempre di più anche nel cuore e questo ci rende sempre più credibili quando testimoniamo la bellezza del matrimonio. Se non viviamo la nostra intimità così le nostre diventano solo chiacchiere. Difficilmente sapremo essere credenti e credibili!

Antonio e Luisa

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