La mistica del sesso secondo il card. Fernandez

Oggi un articolo che in apparenza può sembrare polemico. Quindi metto le mani avanti e rinnovo la mia stima e il mio rispetto al cardinal Fernandez. Per chi non lo conoscesse si tratta dell’attuale prefetto del Dicastero per la dottrina della fede.

Ho letto diversi articoli riguardo le sue riflessioni espresse in un libro pubblicato diversi anni fa, in età giovanile, quindi non so se rispecchiano ancora il suo pensiero. Ho letto articoli entusiasti e altri meno. Testate come Messaggero, Repubblica e Corriere che ne esaltano la presunta apertura sessuale e altri siti come quello di Aldo Maria Valli e La Nuova Bussola che riducono i pensieri del porporato a mera pornografia. Dove sta la verità? Io non voglio schierarmi ma confrontarmi su alcune conclusioni.

Premetto che non ho letto il libro ma ho spulciato diversi paragrafi dello stesso. Il cardinale usa un linguaggio molto esplicito. Questo non mi dà fastidio. Anche io uso per i miei articoli e i libri un linguaggio molto esplicito. Il cardinale mette in evidenza l’importanza mistica della sessualità e dell’incontro intimo. Parla senza censura di orgasmo e di differenza maschile-femminile. Mette in evidenza come sia importante godere e vivere bene il sesso perchè è un dono del Creatore che ci ha voluto così. Anche su questo nulla da dire. Queste cose le ho scritte più volte senza aver letto prima il libro del cardinale. Mi ha solo dato una conferma. Allora dove sta quello che non mi piace? Vi riporto alcune righe del libro.

Così, il piacere dell’orgasmo diventa un’anticipazione del meraviglioso banchetto d’amore che è il cielo (p. 88).

E’ davvero così? L’orgasmo dà un’anticipo di paradiso? Quantomeno questa affermazione è lacunosa ed incompleta. Anche io ho fatto un articolo dove dico esattamente questo. Scrivo che l’intimità vissuta bene è un anticipo di paradiso. Ma non per il piacere dell’orgasmo!!!! Quello è bello e necessario che ci sia ma non è quello che fa la differenza! Il paradiso si realizza nella comunione profonda! Quando due sposi sono uniti sacramentalmente – bisogna dirlo non si può darlo per scontato – quindi vivono un’unione profonda dei loro cuori saldata dal fuoco dello Spirito Santo, e fanno esperienza di essere uno nella fusione dei corpi, allora fanno esperienza di paradiso. Per alcuni attimi ci si rende conto di avere tutto ciò di cui abbiamo bisogno in quell’abbraccio. Questo è il paradiso. Un abbraccio eterno con Cristo. E questo si sperimenta nell’intimità di due sposi. Ma non è l’orgasmo! Quello possono averlo tutti basta saper mettere in pratica delle tecniche. Invece la comunione perfetta è solo per gli sposi in Cristo.

Fare l’amore per noi sposi è un gesto ricreativo. Ma non inteso come ludico, tutt’altro. Per noi ricreazione significa esattamente ricreare. Creare attraverso il corpo qualcosa di molto più profondo e completo. Sempre in Familiaris Consortio possiamo leggere al paragrafo 11: Di conseguenza la sessualità, mediante la quale l’uomo e la donna si donano l’uno all’altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano, solo se è parte integrale dell’amore con cui l’uomo e la donna si impegnano totalmente l’uno verso l’altra fino alla morte. 

Comprendete la grandezza dell’intimità nel matrimonio? Stiamo ricreando la comunione d’amore tra le nostre due persone, che è immagine della comunione trinitaria. E il piacere viene da quella profondità e non solo da una stimolazione fisica. Nella nostra intimità possiamo davvero fare un’esperienza meravigliosa, sentendoci uno parte dell’altra. Dove la pentrazione dell’uomo che viene accolto dalla donna esprime una ricchezza che viviamo nel nostro cuore. Dio ci ha fatto sessuati per questo. Il sesso non è solo un’esigenza o un meccanismo biologico. Per noi uomini esprime molto di più. Esprime il desiderio del creatore di farci fare esperienza sensibile di ciò che siamo. Di ricreare nel corpo ciò che siamo.

Io credo che Fernandez non sia in malafede e condivido tante delle sue riflessioni. Semplicemente non conosce quello di cui parla. Solo chi ha fatto esperienza della comunione profonda capisce la differenza che passa tra fare avere un orgasmo facendo sesso e realizzare attraverso l’unione dei corpi una comunione sponsale che apre all’infinito di Dio.

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