Uno sguardo di meraviglia.

 

Guardare ogni giorno meravigliati la nostra sposa. Mi sembra impossibile eppure è così. Non è roba da film romantici, è quello che ti regala il matrimonio. Ma non è da tutti. Serve uno sguardo limpido, puro e senza segreti. Lo sguardo non è sempre capace di vedere oltre le prime rughe, oltre il corpo non più giovane e un po’ provato  da quattro gravidanze. Lo sguardo va nutrito; va nutrito di tenerezza, di amore, di attenzioni e dalla Grazia di Dio. Non si può pretendere di vedere oltre le apparenze, di andare in profondità della persona se nutriamo il nostro sguardo di robaccia, di pornografia o anche soltanto di giovani donne che mostrano i loro corpi perfetti e sensuali in televisione o su internet. Il nostro sguardo si inquina, comincia ha diventare pieno di cupidigia ed egoismo. Diventa incapace di vedere la propria sposa in tutta la sua vera bellezza ma comincerà a fare paragoni, a vedere tutti i limiti fisici di una donna che non potrà mai competere nella fisicità con quelle donne provocanti e impossibili. E’ l’inizio della fine. Lo dico non come un moralista fuori dal mondo ma  come un peccatore che sa quello di cui parla.

La mia sposa ha bisogno di sentirsi bella e desiderata, e io con il mio sguardo posso darle questa certezza o posso distruggerla. Anche questo è amare.

Antonio

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