Una poesia per raccontare la coppia, tratta dal mio blog Lentamente Audaci
Maschio e femmina
li creò.
Ma li creò diversi,
l’uno per mettersi
in cammino
e custodire
il mondo.
L’altra
per accogliere
e generare vita.
Lui,
così stranamente
cauto e terreno.
Lei,
tutta fuoco
ed energia.
Ci volle tempo.
Tempo
per avvicinarli.
Tempo
per equipaggiarli.
A non sentirsi
nemici.
A sentirsi,
più che amici.
E nel cuore
di entrambi
esplodeva
un grido.
Ma la crepa,
squisitamente umana,
confuse
il cuore,
la mente,
lo sguardo.
Stravolgendo
amicizia
e possesso,
desiderio
e brama.
Ci volle
un miracolo.
Un sorriso,
un braccio
inchiodato,
un figlio,
una carne
per unirli.
Perchè insieme
potessero essere
quell’impresa,
quel volto
del Padre.
Ora, i due
danzano
pestandosi i piedi.
Chiedendosi
perchè.
Benedicendo
e imprecando.
Chi sei tu,
straniero?
Chi sei tu,
sconosciuta?
Sono Io,
disse l’Altro
da lassù.
Ora andate
e siate,
come Me,
d’Amore
il canto.
Usate
perdono,
siate
pazienti.
Concreti,
sinceri
vi ho fatti
due splendidi
avventurieri.
Maschio e femmina
li creò.
E tuttora
sono loro
il più dolce
Suo vanto.
Federica