Direzione spirituale ma in coppia

Cari sposi,

alzi la mano chi tra voi ha un direttore spirituale? Sono certo che la maggioranza che legge ne ha uno con cui si confronta periodicamente su aspetti importanti della propria vita. Vorrei con voi ricordare brevemente il senso e l’essenza della direzione spirituale in sé per poi spendere alcune parole su quella, cosa più rara ma altrettanto importante, di coppia. La direzione spirituale ha un’origine biblica e più specificamente evangelica. Lo stesso Gesù è stato un direttore spirituale ed Egli ha mandato gli apostoli, tra le altre cose, a fare anche direzione spirituale ossia ad essere a un tempo guide e compagni di viaggio dei fratelli e sorelle in cammino verso la santità. Che sia un elemento prezioso e indispensabile per crescere appunto nella sequela di Cristo lo ha sempre affermato il Magistero della Chiesa, come per esempio afferma San Giovanni Paolo II proprio scrivendo sulla condizione laicale:

Ora per poter scoprire la concreta volontà del Signore sulla nostra vita sono sempre indispensabili l’ascolto pronto e docile della parola di Dio e della Chiesa, la preghiera filiale e costante, il riferimento a una saggia e amorevole guida spirituale, la lettura nella fede dei doni e dei talenti ricevuti e nello stesso tempo delle diverse situazioni sociali e storiche entro cui si è inseriti” (Esortazione Apostolica Christifideles Laici, 58).

Ed è sempre Papa Wojtyła a sottolineare come i sacerdoti debbano essere pronti a diventare guide e padri dei fedeli laici, sebbene la direzione non sia preclusa alle religiose e ai laici stessi:

I sacerdoti, per parte loro, siano i primi a dedicare tempo ed energie a quest’opera di educazione e di aiuto spirituale personale: non si pentiranno mai di aver trascurato o messo in secondo piano tante altre cose, pure belle e utili, se questo era inevitabile per mantenere fede al loro ministero di collaboratori dello Spirito nell’illuminazione e nella guida dei chiamati” (Esortazione apostolica Pastores Dabo Vobis, 40).

Anche i santi sono unanimi sulla sua importanza, perciò riporto solo due battute, una di Santa Faustina Kowalska e l’altra di Santa Teresa D’Avila:

Oh! Che grazia grande è quella di avere un direttore spirituale! Si progredisce più in fretta nelle virtù, si conosce più chiaramente la volontà di Dio, la si adempie più fedelmente, si procede su una strada certa e sicura. Il direttore spirituale sa evitare gli scogli contro i quali essa potrebbe andare in frantumi. Iddio mi ha dato questa grazia piuttosto tardi, ma sono molto lieta vedendo come Iddio accondiscende ai desideri del direttore spirituale” (Suor Faustina Kowalska, La Misericordia Divina nella mia anima, pagg. 90-91).

E la grande santa spagnola sulla stesso piano afferma: “Ho sempre fatto di tutto per trovare chi mi illuminasse, e il Signore lo sa” (Santa Teresa D’Avila, Vita, cap. 10).

Per chi volesse approfondire il tema rimando calorosamente a una pagina in Internet dove in modo assai completo ma al tempo stesso schematico e riassuntivo, viene presentata la direzione spirituale. Tuttavia, ben poco si dice e si approfondisce sulla direzione spirituale alla coppia sposata! Non mi dilungo sulle cause piuttosto sull’importanza di avere, oltre a un padre spirituale personale, anche una figura con cui confrontarsi assieme sul proprio cammino coniugale. Perché è importante? Non sarà un vezzo, una sciccheria, una moda? Assolutamente no, perché voi coppie formate una nuova realtà, una nuova entità. Non siete la somma di due esistenze, non costituite un semplice aggregato, due persone che stanno assieme. Siete una sola carne, in voi è nata una piccola Chiesa domestica, per opera di una speciale effusione di Spirito Santo. Se da un lato il direttore spirituale personale aiuta il fedele a vivere in pienezza il suo Battesimo/Cresima, dall’altro quello di coppia tocca specificamente il cammino di crescita nel Matrimonio. Detto in modo ancor più chiaro e preciso la direzione spirituale di coppia deve facilitare la conformazione degli sposi al Mistero Grande (cfr. Ef 5, 32) a cui il sacramento li ha uniti e questo non lo può fare un coniuge da solo.

È evidente che con il padre spirituale personale si tocca anche tale dimensione coniugale, tuttavia, sarà sempre uno sguardo parziale finché non sarà presente anche l’altro coniuge. Difatti, con chi avete mai affrontato a fondo come vivere la preghiera in coppia? O aspetti di intimità? Oppure il discernimento su aprirsi a una nuova vita? Di certo l’avrete fatto individualmente con il proprio padre o madre spirituale ma poi a casa si deve fare i conti con l’altro/a…

Capite, care coppie, che non si può volare con una sola ala o respirare con un solo polmone? È necessario camminare in due per crescere assieme nella via di santità. Può essere che all’inizio i coniugi incontrino separatamente la persona che si sceglie e a poco a poco si giunga a un incontro condiviso. Parlatene, confrontatevi, proponetevelo e che lo Spirito susciti nei vostri cuori il santo anelito e il vivo desiderio di seguire mano nella mano con il coniuge il Signore Gesù che ogni giorno vi precede e vi accompagna nel vostro cammino di coppia.

PS: per chi volesse approfondire il tema, presso l’Ateneo Regina Apostolorum di Roma è iniziato da poco un corso per formare direttori spirituali di coppie. Si può seguirlo sia in presenza che on-line.

padre Luca Frontali

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...