Una corona di spine sarà il dress code per la mia festa.

Nel bel mezzo delle serate sanremesi arriva lei Angelina Mango con non solo un cognome importante per quel palco da calpestare ma con un testo scritto insieme, tra gli altri, a Madame.

Si , signori miei, la Madame che ogni anno destabilizza i più per la sua vita privata, ma quest’anno ci sorprende con parole importanti. La canzone è La Noia ed è in buona parte autobiografica perché in alcuni passaggi Angelina confida l’elaborazione del suo lutto vissuto quando aveva solamente 12 anni nel fiore dell’adolescenza.

Non è mai semplice attraversare il dolore per la perdita di un genitore ed è un bene, anche per i nostri figli che forse la ascoltano e ballano le sue canzoni, sapere che ognuno ha i propri tempi e modi di vivere e attraversare un dolore così grande da togliere il fiato. Nel testo la noia, cioè il fermarsi, è un toccasana.

Viviamo in un mondo con dei ritmi frenetici, dove si corre dalla mattina alla sera, dove spesso i nostri figli escono ancora quasi con il pigiama per raggiungere a malincuore nidi, asili, scuole primarie. Spesso non hanno modo di sperimentare la noia. Quella sana noia che ti è di stimolo per conoscere la parte più vera del tuo io. Quella noia che crescendo ti aiuterà a chiederti quale è il progetto di vita per te, quella ricerca instancabile per l’infinito.

Tra le parole del testo spicca questo passaggio importantissimo ” la noia muoio perché morire rende i giorni più umani. Vivo perché soffrire fa le gioie più grandi non ci resta che ridere in queste notti bruciate una corona di spine sarà il dress code per la mia festa“.

A un passo dall’ inizio del cammino quaresimale è un toccasana anche per noi da casa ascoltare queste parole. Tendenzialmente quest’anno in molti testi dei cantanti in gara emerge questa ricerca di infinito, questa sete di Dio, così come nel testo di Alfa con la sua Vai.

Lo stesso video della canzone su YouTube termina con il cartello con questa frase “non so chi ha fatto il mondo ma so solo che era innamorato“. Tanta roba. Mettersi in cerca di Dio. La canzone è un invito a mettersi in cammino e a non mollare mai senza guardarsi indietro. Puntando al cielo aperto. E soprattutto puntando al sole.

Altra ricerca di infinito è tra le parole di Mr.Rain che racconta l’amore di un padre che perde i suoi figli. Quante volte un papà si scopre padre e riscopre le sue prime volte grazie ad un figlio? “Parlarti di quello che sento mi sembra impossibile perché non esistono parole per dirti cosa sei per me. Tu mi hai insegnato a ridere , tu mi hai insegnato a piangere l’ho imparato con te che certe volte un fiore cresce anche nelle lacrime.”

Se avete modo ascoltate queste canzoni con le cuffiette perchè assaporerete di più le parole di ogni canzone. Buona serata e buon proseguimento di festival.

Simona e Andrea

2 Pensieri su &Idquo;Una corona di spine sarà il dress code per la mia festa.

  1. Devo dire che molti dei testi di quest’anno, soprattutto dei cantanti più giovani, affrontano argomenti più profondi. È evidente che il mondo materialista e individualista che abbiamo costruito incomincia, forse, ad andar loro stretto e che si sta affacciando prepotente la sete di infinito.
    La noia, intesa nel suo significato più sano, è un argomento su cui ultimamente mi sto interrogando molto anch’io, che adolescente non sono più… perché il correre continuamente per realizzare qualcosa (parlo di lavoro, soprattutto) sta cominciando ad andarmi stretto e ho bisogno di far emergere ciò che sono veramente e di trovare il mio vero posto nel mondo (come tutti, del resto). Sarà un buon punto di partenza per una bella riflessione quaresimale.

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