Pietre vive.

Una curiosità. Leggevo qualche giorno fa un articolo di don Fabio Bartoli. Spiegava la differenza tra essere mattone o pietra in prospettiva teologica. Voglio riprendere quella riflessione e farla mia in chiave sponsale. Il tempio di Dio, il tempio di Salomone non è stato costruito con mattoni, ma con pietre vive, dagli spigoli non smussati, pietre scelte in modo molto accurato, scelte in modo che possano sostenere la costruzione. Non mattoni. Perchè questo? Non lo so. Sicuramente i mattoni erano largamente conosciuti ed usati. Ricordo che molto tempo prima gli stessi ebrei erano schiavi che in Egitto erano usati anche per produrre mattoni. C’è un grande significato nascosto, un insegnamento di Dio in questa decisione di usare pietre vive. I mattoni sono tutti uguali, non c’è differenza. Sono pressoché interscambiabili l’uno con l’altro e non riconoscibili. Dio non costruisce così la sua casa. Dio ama le differenze, perché le differenze sono sfida e modo per crescere e perfezionarsi. Nella differenza ci completiamo, nella differenza ci meravigliamo, nella differenza ci scontriamo, nella differenza impariamo, nella differenza ci riconosciamo unici. Nella differenza riconosciamo l’altro come un mistero attraente e da rispettare. Nella differenza scopriamo la grandezza di Dio capace di mostrarsi in una moltitudine di storie e di espressioni. Un’esplosione di colori e di luce. Noi siamo quelle pietre vive. Dio non vuole smussare quegli angoli che ci rendono diversi perchè perderemmo la nostra unicità. Dio vuole costruire con ciò che siamo la sua casa. Il nostro matrimonio è la sua casa. Che bello che proprio perchè sono fatto così, con quegli angoli e quelle asprezze sono perfettamente aderente alla mia sposa, anche lei pietra viva e unica. Una bellezza indicibile che viene dalla differenza. Siamo maschio e femmina, diversi nel corpo, nella sensibilità, nel pensare, nell’atteggiamento e in tutto perchè il nostro essere sessuati investe tutto il nostro essere persone, spiriti incarnati. L’importanza della differenza, di essere pietre vive l’abbiamo scritta nel corpo. Dio ha voluto che solo due diversità potessero essere feconde. Dio non ama i mattoni. Dio ci vuole pietre vive e Gesù diventa pietra d’angolo, la pietra più importante per sostenere tutto. La pietra d’angolo è quella che salda due pareti diverse. Ecco noi siamo questo. Due diverse prospettive che sono saldate dallo Spirito Santo. Mentre scrivo queste cose mi commuovo. Penso alla mia sposa, alla bellezza inscritta nella sua femminilità. Nel suo essere donna riconosco una meraviglia, una ricchezza che riempie il mio sguardo e il mio cuore. Riconosco in lei un mondo che non mi appartiene, un mondo di una bellezza incredibile, affascinante e attraente. Attraverso il suo essere donna mi riconosco uomo e solo così il nostro incontro può essere fecondo di vita e di amore.

Voglio finire con un commento sui fatti di questi ultimi giorni. Riguardo agli attacchi veri o presunti al Santo Padre. Guardiamo agli sposi pietre vive. Così deve essere la Chiesa di Gesù. Non deve essere costruita con mattoni tutti uguali. Non deve essere fatta di persone che pensano e agiscono tutte allo stesso modo. Ci sono sensibilità, pensieri, modalità e pastoralità diverse, anche opposte. E’ giusto così. la Chiesa di Gesù deve essere fatta di pietre vive. Guardiamo alla coppia di sposi a stiamo tranquilli. Da quella diversità può nascere una nuova e meravigliosa creazione di Dio, che nasce dalla volontà degli uomini e dalla Grazia di Dio.

Antonio e Luisa

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