Affidatevi al miglior muratore di sempre

Dal Sal 117 (118) […]La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! […]

Questo Salmo è pregato durante l’ottava di Pasqua, noi ne abbiamo riportato solo un versetto, ma esso è più lungo e più ricco perciò vi esortiamo a leggerlo e pregarlo tutto. Ovviamente questo versetto si riferisce al Cristo risorto, il quale è quella pietra scartata (sulla croce) ma che poi è divenuta la pietra sulla quale regge tutta la struttura.

Sappiamo bene che Gesù è risorto (e asceso poi al Cielo), e noi con il Battesimo siamo incorporati alla Sua morte e alla Sua risurrezione. Grazie a questo accesso alla Grazia di Cristo, noi abbiamo la possibilità di risorgere a vita nuova, che dovremmo aver sperimentato anche in questa Santa Pasqua. Ma il Signore è magnanimo e non limita la Sua azione misericordiosa al solo tempo quaresimale e/o pasquale, ma noi possiamo risorgere ogni qualvolta cadiamo in basso a causa dei nostri molti peccati, anche più volte al giorno se necessario.

Recentemente abbiamo incontrato diverse coppie di sposi che ci hanno testimoniato come il Signore le abbia prese da una situazione di crisi matrimoniale per alcuni, di malattia per altri, di lontananza dalla fede per altri ancora, e li abbia fatti rinascere nuovamente, una rinascita ad una vita nuova nella gioia del Risorto, nella Sua pace che non è quella che dà il mondo.

Questi sposi benedicevano quella situazione di crisi, di malattia o altro, perché essa è stata la causa della loro risurrezione, la causa di incontro col Risorto, senza quella il loro cuore non si sarebbe gettato nelle braccia misericordiose del Signore e Lui non avrebbe potuto compiere nuovamente la risurrezione a vita nuova.

Cari sposi, qual è la vostra pietra scartata? E perché l’avete scartata?

Ogni coppia di sposi può esaminare la propria storia passata o presente e trovare una pietra scartata dalla coppia stessa, ma non scartata dal Signore. Molte coppie vivono situazioni complesse e complicate dalla propria ottusità, dalla propria mancanza di fiducia nella onnipotenza del Signore; basterebbe prendere questa pietra e metterla nelle mani, o meglio sulla cazzuola, del miglior muratore, il quale sa prenderla e trasformarla in una pietra angolare.

Molti sposi ci hanno testimoniato che nella loro storia c’è un prima e un dopo rispetto a quella crisi, a quella malattia, a quella conversione, esso è divenuto uno spartiacque tra prima e dopo, tra la vita vecchia e la vita nuova nel Risorto. Per essi quella pietra che avevano scartata perché ritenuta di scarso valore, è divenuta invece la pietra angolare, quella su cui si regge la costruzione.

Il Signore non butta via niente della nostra vita, prende tutto e trasforma.

Vi riportiamo un solo un esempio: San Giovanni Bosco rimase orfano di padre alla tenera età di 2 anni e crebbe con la mamma Margherita, seconda moglie del padre dopo la precoce vedovanza dalla prima. Quindi se la prima moglie del suo papà non fosse morta, non sarebbe nato Giovanni, inoltre la mamma diventò poi un’indispensabile aiuto alla missione del giovane sacerdote torinese, il quale, fortificato dall’esperienza della precoce orfanità paterna divenne un grande padre per centinaia, forse migliaia di ragazzi: un grande santo.

Come vedete, il Signore non butta via niente, ma Lui fa nuove tutte le cose!

Se Lui non le butta, perché dobbiamo farlo noi?

Coraggio sposi, basta affidarsi al miglior muratore di sempre.

Giorgio e Valentina.

Pietre vive.

Una curiosità. Leggevo qualche giorno fa un articolo di don Fabio Bartoli. Spiegava la differenza tra essere mattone o pietra in prospettiva teologica. Voglio riprendere quella riflessione e farla mia in chiave sponsale. Il tempio di Dio, il tempio di Salomone non è stato costruito con mattoni, ma con pietre vive, dagli spigoli non smussati, pietre scelte in modo molto accurato, scelte in modo che possano sostenere la costruzione. Non mattoni. Perchè questo? Non lo so. Sicuramente i mattoni erano largamente conosciuti ed usati. Ricordo che molto tempo prima gli stessi ebrei erano schiavi che in Egitto erano usati anche per produrre mattoni. C’è un grande significato nascosto, un insegnamento di Dio in questa decisione di usare pietre vive. I mattoni sono tutti uguali, non c’è differenza. Sono pressoché interscambiabili l’uno con l’altro e non riconoscibili. Dio non costruisce così la sua casa. Dio ama le differenze, perché le differenze sono sfida e modo per crescere e perfezionarsi. Nella differenza ci completiamo, nella differenza ci meravigliamo, nella differenza ci scontriamo, nella differenza impariamo, nella differenza ci riconosciamo unici. Nella differenza riconosciamo l’altro come un mistero attraente e da rispettare. Nella differenza scopriamo la grandezza di Dio capace di mostrarsi in una moltitudine di storie e di espressioni. Un’esplosione di colori e di luce. Noi siamo quelle pietre vive. Dio non vuole smussare quegli angoli che ci rendono diversi perchè perderemmo la nostra unicità. Dio vuole costruire con ciò che siamo la sua casa. Il nostro matrimonio è la sua casa. Che bello che proprio perchè sono fatto così, con quegli angoli e quelle asprezze sono perfettamente aderente alla mia sposa, anche lei pietra viva e unica. Una bellezza indicibile che viene dalla differenza. Siamo maschio e femmina, diversi nel corpo, nella sensibilità, nel pensare, nell’atteggiamento e in tutto perchè il nostro essere sessuati investe tutto il nostro essere persone, spiriti incarnati. L’importanza della differenza, di essere pietre vive l’abbiamo scritta nel corpo. Dio ha voluto che solo due diversità potessero essere feconde. Dio non ama i mattoni. Dio ci vuole pietre vive e Gesù diventa pietra d’angolo, la pietra più importante per sostenere tutto. La pietra d’angolo è quella che salda due pareti diverse. Ecco noi siamo questo. Due diverse prospettive che sono saldate dallo Spirito Santo. Mentre scrivo queste cose mi commuovo. Penso alla mia sposa, alla bellezza inscritta nella sua femminilità. Nel suo essere donna riconosco una meraviglia, una ricchezza che riempie il mio sguardo e il mio cuore. Riconosco in lei un mondo che non mi appartiene, un mondo di una bellezza incredibile, affascinante e attraente. Attraverso il suo essere donna mi riconosco uomo e solo così il nostro incontro può essere fecondo di vita e di amore.

Voglio finire con un commento sui fatti di questi ultimi giorni. Riguardo agli attacchi veri o presunti al Santo Padre. Guardiamo agli sposi pietre vive. Così deve essere la Chiesa di Gesù. Non deve essere costruita con mattoni tutti uguali. Non deve essere fatta di persone che pensano e agiscono tutte allo stesso modo. Ci sono sensibilità, pensieri, modalità e pastoralità diverse, anche opposte. E’ giusto così. la Chiesa di Gesù deve essere fatta di pietre vive. Guardiamo alla coppia di sposi a stiamo tranquilli. Da quella diversità può nascere una nuova e meravigliosa creazione di Dio, che nasce dalla volontà degli uomini e dalla Grazia di Dio.

Antonio e Luisa