Mi sono fermato tante volte a riflettere su come sarà o come potrebbe essere il Paradiso, quello che faremo tutto il giorno (ci sarà un giorno?) e quello che saremo in grado di comprendere, di conoscere e anche la nostra fisionomia: nonostante i miei sforzi, quello che posso immaginare è solo fantasia, legata alla mia condizione di creatura e per questo non sono abilitato ad accedere al “livello superiore”. Però di una cosa sono sicuro: si potrà accedere al Paradiso solo se avremo amato, perché Dio è Amore e quindi non potrà esserGli vicino nessuno che in qualche modo non si sia esercitato all’Amore, verso Dio e verso gli altri.
Amare è una scelta che cambia la vita e genera tanta pace in chi s’impegna per raggiungere l’obbiettivo; per questo rimango abbastanza perplesso da chi pensa in questo modo: ”Soffro qui sulla terra e così avrò la mia ricompensa in cielo; tengo duro ora, per avere poi un giorno il meritato premio”. Onestamente io vivo qui, su questa terra e una ricompensa futura mi attrae, ma non mi basta, voglio essere felice ora, oggi. Certo la sofferenza e il male esistono, in cielo non ci saranno più, ma io voglio credere che, per chi ama, il Paradiso sia già iniziato e che la morte sarà solo un cambio di “stato”, un passaggio che non ci toglierà niente, se abbiamo speso tutto quello che avevamo/potevamo (”Dov’è o morte il tuo pungiglione?)”.
Noi separati fedeli viviamo in quest’ottica, cioè abbiamo scelto e scegliamo di amare ogni giorno: questo non vuol dire che siamo migliori degli altri, non è vero, anzi, siamo peccatori come tutti gli altri, ma ci impegniamo a portare avanti una decisione presa, per sempre. La gente ha spesso una scarsa considerazione di noi, ci ritiene fissati, estremisti, esagerati, menomati e poco credibili, fino ad arrivare a “poveretti”, sfortunati, bloccati nelle relazioni e incapaci di trovare un’altra persona (tanto che spesso parte la gara a farti conoscere amiche/amici che potrebbero fidanzarsi con te).
D’altra parte è normale, ci sono cose che si comprendono solo nella fede, però una caratteristica comune a tutti posso testimoniarla: chi sceglie di amare nonostante le offese, i tradimenti e le difficoltà, riceve in cambio la pace e la conferma che il Paradiso è già cominciato qui, fin da ora. Infatti mi colpiscono sempre, in questo tempo pasquale, le parole di Gesù che, quando appare ai suoi amici, per prima cosa dice: ”Pace a voi”, quando magari noi avremmo detto cose completamente diverse, del tipo: “Che bello rivedervi”, oppure “Avete visto, come vi avevo detto sono risorto”, oppure “Non sono arrabbiato con voi, anche se mi avete tradito tutti”. No, Lui augura la pace come prima cosa, una pace che l’uomo non può costruire, perché anche dove non c’è guerra in questo momento, non c’è pace, ma paura, ansia e incertezza, con il rischio che qualcuno si svegli male e lanci qualche missile.
La pace vera la dà solo Dio e Lui vuole che noi possiamo vivere in pace: si può essere in pace su un letto di ospedale e si può invece non essere in pace facendo l’amore tuto il giorno (ammesso che sia possibile). Vivere in pace non ha prezzo, perché ti colloca già in cielo, tra le braccia di Gesù e quindi auguro a tutti di trovare la vera Pace!
Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)