Per questo inizio di anno, desideriamo riflettere su un tema di grande importanza. Un tema che riguarda ogni coppia. È fondamentale guardare all’anno appena trascorso e sapere dire grazie. È stato un anno complicato? Forse la vita ci ha oppresso più del solito? Sono capitati imprevisti, forse piccoli, forse grandi, come malattie o lutti? Queste situazioni rischiano di diventare assolute, di identificare la nostra intera esistenza. Possono oscurare la visione e impedirci di vedere tutto il bene vissuto. La nostra vita non può essere definita dal male che in essa si è manifestato, ma dobbiamo sforzarci, anche se a volte è estremamente faticoso, di spostare l’attenzione verso il bene. Non serve a nulla soffermarsi sul male e sulla sofferenza. Troppo spesso la sofferenza rischia di immobilizzarci e diventare una sorta di zona di comfort in cui nasconderci.
Tutta questa premessa per porvi una domanda: Sapete riconoscere il bene? Sapete ringraziare in ogni momento? È importante saper dire grazie sempre. È importante in ogni situazione della vita ed è importante in ogni momento della nostra relazione sponsale. Quando ci viene facile e quando l’altro non è così facile da amare. Spesso, parlo anche per me, è più facile soffermarsi sui difetti dell’altro. Riconoscere i suoi difetti e i suoi limiti non serve a rendermi la vita più semplice e il matrimonio più bello. Serve solo a creare in me un atteggiamento sbagliato, l’atteggiamento di chi tollera una situazione che in realtà non va bene. L’atteggiamento di chi è concentrato su ciò che non va. Alla fine, non si è più capaci di dire grazie per tutto ciò che di bello invece c’è. Gradualmente, ci si trova incapaci a esprimere gratitudine per le piccole gioie e le bellezze quotidiane dello stare insieme, finendo per sviluppare una mentalità distorta fatta di preconcetti e giudizi.
Invece c’è un antidoto a tutto questo. È fondamentale ringraziare Dio per tutto ciò che abbiamo, anche nelle situazioni più difficili. Non voglio minimizzare gli errori e i peccati degli altri, ma è importante spostare l’attenzione dai loro limiti ai nostri. Anche noi commettiamo tanti errori ogni giorno, non potete negarlo. Pensate solo a tutte le volte in cui avremmo potuto amare, donarci, servire, prendersi cura, dire quella parola, fare quella cosa e non l’abbiamo fatto. Sono tantissime ogni giorno. Io ho smesso di contarle.
Spostare l’attenzione sui nostri errori e sull’amore grandissimo, gratuito, fedele, incondizionato, infinito e personale che Dio ha per ognuno di noi. Dio mi ama così, con tutti i miei pregi ma anche con tutte quelle parti che nascondo perché non mi piacciono. Mi ama nonostante i miei peccati, i miei errori, le mie mancanze, le mie omissioni. Mi ama e mi vede come la persona più meravigliosa che ci sia. Questo cambia tutto. Se riusciamo a spostare l’attenzione dai suoi difetti ai nostri e all’amore che Dio, nonostante questi, ci regala, diventa più semplice accogliere nostro marito e nostra moglie. Anche quando non si comporta come vorremmo, anche quando ci ferisce e ci fa del male con le sue parole e il suo comportamento. Perché i suoi difetti restano evidenti, ma non ci fanno più così male perché non sono il centro del nostro cuore. Il centro è lasciato alla nostra relazione con Gesù. Solo così, mettendo dei confini al male che l’altro ci può fare, saremo pronti ad amarlo per quello che è perché saremo liberi di farlo senza pretendere nulla. Ecco perché è così importante coltivare questa consapevolezza dell’amore incondizionato di Dio, in modo da poter riflettere questo stesso amore nelle nostre relazioni umane, permettendo di accettare e comprendere l’altro nella sua interezza, con tutto ciò che porta con sé. Questo non significa ignorare i problemi o negare le difficoltà che possono sorgere nelle relazioni, ma piuttosto affrontarli con la consapevolezza che siamo amati incondizionatamente da qualcuno di più grande di noi. E questa consapevolezza può portare ad una libertà interiore che rende possibile amare e accogliere l’altro senza costrizioni o aspettative e, al contempo, stabilire sane limitazioni al comportamento dannoso, preservando la dignità e l’amore reciproco.
Riconosciamo la nostra piccolezza per essere capaci di riconoscenza e di aprirci ad un amore libero e incondizionato.
Antonio e Luisa
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