Perchè tanti divorzi e separazioni anche tra chi si sposa in Chiesa davanti a Gesù? Il Papa ci ha ricordato come tanti matrimoni siano in realtà nulli, ma è solo questo? Perchè la Grazia di Dio non ci salva da noi stessi e dai nostri errori? La Grazia non è una magia. Lo Spirito Santo per poter entrare in noi e cambiare le nostre debolezze e fragilità ha bisogno di noi. Lo Spirito Santo ha bisogno che noi apriamo il nostro cuore alla Sua azione. Dobbiamo volere che Gesù abiti in noi e nella nostra unione. Il sacramento del matrimonio non ci assicura nulla senza il nostro impegno. Il sacramento del matrimonio è come una fonte di acqua pura che disseta ma se noi abbiamo un bicchiere bucato non riusciremo nè a bere nè a dissetarci. Questo è il nostro cuore, che se reso bucato dal peccato e dal nostro egoismo, non riuscirà a riempirsi di Dio. Diventa così tutto un’illusione e se le cose non vanno ce la prendiamo con Dio che non ci ha preservato dal fallimento. Mi viene in mente un’affermazione di Tarcisio Mezzetti, una persona di Dio che si è spesa fino alla fine per fidanzati e sposi. Tarciso, sulla base di una ricerca statistica americana, aveva evidenziato come un matrimonio su tre finiva in divorzio (questo alcuni anni fa, oggi è ancora peggio). L’incidenza scendeva a uno su cinquanta se il matrimonio era stato celebrato in Chiesa e se la coppia partecipava regolarmente alla Santa Messa. La statistica sorprendentemente mostrava come l’incidenza crollava vertiginosamente quando la coppia oltre a essersi sposata in chiesa e partecipare alla Messa, pregava regolarmente unita. L’incidenza in questo caso scendeva a addirittura uno su millecento. Incredibile?
No non è incredibile. Semplicemente la coppia ha tenuto fede alla sua promessa matrimoniale, non escludendo Cristo dalla propria vita e dalle proprie scelte. Sempre qualche mese fa, lessi su un sito cattolico la storia di SirokiBrijeg. SirokiBrijeg è una città bosniaca di alcune migliaia di persone dove non si sono verificati mai divorzi. Sembra che la motivazione di questo incredibile risultato sia nella fede dei suoi abitanti e nel rito del matrimonio che la chiesa locale segue.
Quando i fidanzati vanno in chiesa per sposarsi, portano con sé un crocifisso. Il sacerdote lo benedice, e invece di dire che i fidanzati hanno trovato il partner ideale con cui condivideranno la vita dice: “Avete trovato la sua croce! È una croce da amare, da prendere su di voi. Una croce che non è da scartare, ma da custodire nel cuore”.
Quando la coppia pronuncia i voti matrimoniali, la sposa mette la mano destra sul crocifisso, e lo sposo la mano destra sopra quella di lei. Sono uniti tra sé e uniti alla croce. Il sacerdote copre le mani degli sposi con la stola, mentre loro promettono di amarsi a vicenda nella gioia e nel dolore, proclamando fedelmente i propri voti in base ai riti della Chiesa.
Poi i due baciano la croce. Se uno abbandona l’altro, abbandona Cristo sulla croce. Perde Gesù! Dopo la cerimonia, i neosposi attraversano la porta di casa per collocare il crocifisso in un posto d’onore. Diventa il punto di riferimento della loro vita, e il luogo di preghiera della famiglia. La giovane coppia crede fermamente che la famiglia nasca dalla croce.
Nei momenti di difficoltà e incomprensione, che sorgono in tutti i rapporti umani, non si ricorre non all’avvocato, al terapeuta o all’astrologo, ma alla croce. Gli sposi si inginocchiano, piangono lacrime di pentimento e aprono il proprio cuore, chiedendo la forza di perdonarsi a vicenda e implorando l’aiuto del Signore. Queste pratiche pie sono state imparate fin dall’infanzia.
Ai bambini viene infatti insegnato a baciare con reverenza il crocifisso tutti i giorni e a ringraziare il Signore per la giornata trascorsa prima di andare a letto. I bambini vanno a dormire sapendo che Gesù li tiene tra le braccia e che non c’è nulla da temere. Le loro paure e le loro differenze scompaiono quando baciano Gesù sulla croce.
Termino con un insegnamento di don Dino Foglio, tra i fondatori del Rinnovamento nello Spirito in Italia e sacerdote che abbiamo avuto la fortuna di incontrare e ascoltare per alcuni anni:
Con la sola volontà non si fa nulla. con la sola Grazia non si fa nulla, con la volontà e la Grazia si fa tutto.
Se il nostro matrimonio è in crisi o siamo noi ad essere in crisi, non accusiamo Dio ma cerchiamo di capire come aprire il nostro cuore alla Sua Grazia.
Antonio e Luisa