Il terzo dono è l’aumento dell’amore naturale. L’amplesso fisico non è solo la riattualizzazione di un sacramento, ma è anche, allo stesso tempo, la più alta espressione naturale e sensibile dell’amore tra gli sposi, ed in quanto tale accresce naturalmente il loro amore. Il corpo, infatti, esprimendo l’amore lo accresce, rivestendolo del fascino delle doti espressive dell’amore.
Il rapporto fisico diventa quindi sorgente di crescita dell’amore umano.
Attenzione però! Questa crescita è proporzionata all’autentico amore incarnato nel rapporto. E’ quindi di decisiva importanza che gli sposi purifichino il loro cuore dagli influssi negativi e deleteri del concetto di amore promosso dalla strada e da tutti i mezzi di comunicazione, dove non esiste la cultura del dono ma solo quella del piacere fine a se stesso o comunque influenzata fortemente da egoismo e individualismo.
Gli sposi devono cercare di migliorare sempre più il rapporto fisico con gesti e parole rispettosi della sensibilità personale del proprio sposo e della propria sposa in un clima di conoscenza, intimità, rispetto, cura sempre maggiori. Viene da sè che è un cammino di crescita anche la qualità del rapporto fisico, perchè più ci si conosce in un dialogo d’amore franco e fedele e più saremo capaci di vivere l’intimità secondo la sensibilità del nostro coniuge, rendendolo per lui/lei e per noi un gesto sempre più bello e appagante.
L’intimità sessuale diventa così per gli sposi un mezzo privilegiato per realizzare la santità, che va rivalutato, liberandolo dei pregiudizi e delle incrostazioni del passato e anche del presente. Ciò comporta da parte della coppia una meditazione, profonda e ricorrente del Cantico dei Cantici, per immergere il loro cuore e la loro mente sempre più intensamente nell’educazione sessuale elargita a loro da Dio stesso.
Questa riflessione è tratta dal libro “Amore Sponsale” di padre Raimondo Bardelli con integrazioni e aggiunte personali.
Antonio e Luisa