Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.
Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, gia manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».
Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».
Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato.
Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».
E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».
Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Lazzaro è tornato a vivere. Gesù gli ha ridato la vita. Lazzaro puzzava, la carne iniziava a corrompersi, erano quattro giorni che giaceva nel freddo e nelle tenebre. E’ rimasto quattro giorni nel sepolcro, nel buio più totale. Quattro come i punti cardinali. Quattro come i quattro angoli della terra. Cosa mi dice questo passo alla mia vita, alla mia storia? Lazzaro sono io, ognuno di noi si può sentire Lazzaro. Lazzaro sono io che vivevo nella morte del peccato e nella tristezza della solitudine del sepolcro. Non vedevo perchè il buio mi avvolgeva. Ho cercato la gioia e la pienezza nei quattro angoli della terra, l’ho cercata in tanti luoghi ma non l’ho mai trovata. Così sono passati i quattro giorni e iniziavo a corrompermi, a non credere più che esistesse un senso nella mia storia. Puzzavo per il mio egoismo e il mio peccato, che almeno mi permetteva un’illusione di senso, ma non era senso ma solo sensazioni effimere, che una volta spente ti ricacciavano ancora più in basso, ancora più nelle tenebre. Poi è arrivato Gesù che ha fatto spostare la pietra che mi rendeva cieco e distante dalle altre persone. Qualcuno gli ha dato ascolto e ha spostato quella pietra e mi ha tirato fuori. Ho ricominciato a respirare, a sentire il calore del sole sulla pelle. Mi sono dovuto coprire gli occhi perchè non ero abituato a tutta quella luce e quella pienezza di vita. Avevo ancora le bende perchè le ferite di una vita spesa male non si rimarginano immediatamente, ma avevo il cuore pieno di gioia e di senso. Gesù ci può tirare fuori dalla fossa in cui ci siamo rinchiusi. Gesù può salvare la nostra vita, le nostre relazioni e il nostro matrimonio. Gesù ci può ridare la vita e la gioia anche quando pensiamo che sia troppo tardi e la puzza della corruzione ci avvolge. Gesù con il suo balsamo ci può restituire il profumo più bello, quello dell’Amore.
Antonio e Luisa