Se non crede? Solo ieri ho ricevuto l’ennesimo messaggio da parte di una moglie che si lamentava della mancanza di fede del marito. Non è l’unica che mi ha scritto chiedendomi un articolo su questo argomento. Ho deciso quindi di rompere gli indugi e di scrivere quello che è il mio pensiero. Come comportarsi se l’altro/a non crede?
C’è un presupposto importante da evidenziare. Nessuno vi ha obbligato a sposare quell’uomo o quella donna. E’ scorretto decidere di sposarsi sapendo che lui/lei non crede e poi lamentarsi di questo. Avete preso il pacchetto completo con i suoi pregi e con i suoi difetti, con la sua luce e la sua ombra. Se avete deciso di sposarlo/la poi non lamentatevi se non è come voi lo/la vorreste ma è semplicemente la persona che è. Quindi non potete avere la pretesa che lui/lei cambi perchè voi lo volete. Non funziona così. Certo voi avete incontrato Gesù e sapete quanto è bello stare con Lui e vorreste che anche la persona che più amate potesse sperimentare la stessa gioia. Questo desiderio è meraviglioso e buono, ma non può diventare motivo di litigio e di divisione nella coppia.
Non forzatelo/la. L’atteggiamento più sbagliato in assoluto è assillarlo/la di continuo. Continuare ad insistere perchè preghi e vi accompagni a Messa. Non otterrete nulla se non di irritarlo/la e allontanarlo/la sempre più dalla Chiesa e dalla fede. Aspettate che sia lui/lei a chiedervi di partecipare alla vita di fede. E se non lo chiede? Aspettate che sia lui/lei a chiedervelo. La fede è un incontro e l’altro/a deve incontrare Gesù personalmente. Voi potete con il vostro amore essere strumento di Dio e facilitare questo incontro ma certo non forzandolo o rovinerete tutto.
Il bene è bene. Il male è male. Se lui/lei non crede non può obbligarvi a scendere a compromessi con la vostra fede. Per questo è importante vivere un fidanzamento vero. Un fidanzamento dove si mettono in chiaro tutti i valori e le convinzioni a cui non volete assolutamente rinunciare. Ad esempio se lui non crede e vi propone di avere rapporti prima del matrimonio e voi accettate significa che anche per voi Dio non è così importante. Se davvero credete nella castità con tutto il significato umano che racchiude, siete disposte/i anche a perdere l’altro/a pur di non venire meno a una relazione d’amore piena. La castità è solo un esempio, ma ci sono tanti altri ambiti dove è importante non scendere a compromessi e quindi mettere fin dal fidanzamento le cose in chiaro: apertura alla vita, educazione cristiana dei figli ecc. ecc. Voi dovete rispetto all’altro/a ma anche l’altro/a ne deve a voi.
Amatelo/la come lo ama Gesù. Questo forse è il consiglio più difficile. Senza forse. Sicuramente è il più difficile ma anche il più efficace. Certo si corre un grande rischio ma l’amore è dare tutto senza chiedere nulla in cambio. L’amore cristiano è così. C’è la croce che ce lo ricorda ogni giorno. Concretamente cosa vi consiglio? Amate il vostro coniuge sempre, per prime/i, senza aspettarvi nulla. Amatelo dando tutto senza risparmiarvi. Questo amore gratuito e incondizionato è il solo capace di cambiare il cuore dell’altro/a e aprire uno spiraglio dove lo Spirito Santo può entrare e fare miracoli. Serve però una breccia. Serve il suo desiderio di cercare Gesù. Questo desiderio può provocarlo il vostro amore. Ognuno di noi cerca qualcuno che lo ami per quello che è e non per quello che fa. Ecco questo è la nostra missione di sposi cristiani.
Pregate per lui/lei. Questo consiglio è fondamentale. La preghiera può davvero fare miracoli quando scaturisce da un desiderio buono e santo. Lui/lei non prega? Fatelo voi. Ricordate che noi sposi cristiani siamo uniti sacramentalmente e la nostra preghiera di intercessione è potentissima quando è diretta al nostro coniuge. Ricordate infine che l’altro/a è sempre con voi. Il fuoco dello Spirito Santo ha saldato i vostri cuori tanto che nessuno in questo mondo può separarli in nessun modo (la nullità della Sacra Rota dichiara che il matrimonio non è mai avvenuto. Neanche quel tribunale può annullare un legame valido). Quando andate a Messa e vi accostate all’Eucarestia c’è anche lui/lei con voi. Fisicamente magari è a casa in pantofole a guardare la tv ma è lì con voi comunque. Quando fate la comunione anche l’altro in un certo senso ne ha beneficio. Affidatelo a Dio con fiducia.
Coraggio la vostra missione non è facile ma è meravigliosa. Voi potete essere strumenti di Dio e l’occasione di vostro marito o di vostra moglie di incontrare Gesù.
Antonio e Luisa
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Grazie Antonio, sempre molto bello leggere le tue riflessioni, mi dispiace solo notare che si dia per scontato che il coniuge sia stato sincero dal principio , invece ci sono molte situazioni in cui , si , il fidanzato fa finta di condividere con la propria ragazza la fede, la frequentazione dei sacramenti e addirittura il rosario insieme , e poi dopo sposati lui o lei troncano ogni rapporto con Dio a scapito della relazione.
Quindi , è vero , noi non dobbiamo lamentarci perché nessuno ci ha obbligati, dobbiamo prendere il pacchetto completo, ma è anche vero che l altro ha giocato sporco mentendo sul suo vero se.
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Grazie Luisa. Si certo hai ragione. Le situazioni spesso sono molto più complesse di come io posso scriverle per forza semplificando. Un abbraccio.
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