Resterà solo l’amore

Sono rimasto molto colpito dalla storia che mi ha raccontato una mia cara amica e per questo oggi voglio condividerla con voi, sintetizzandola: quello che dirò è tutto vero, ma, per ovvi motivi, chiamerò questa mia amica con un nome di fantasia, Marta.

Marta a un certo punto della sua vita si separa dal marito, ma sceglie di rimanere fedele a Gesù e conseguentemente rimane sola con i figli, senza “rifarsi una vita”.

Entra in contatto con la Fraternità Sposi per Sempre e capisce che è la sua strada: frequenta spesso, è una persona di grande fede, sempre sorridente, gioiosa e molto attiva nel volontariato e nella cura degli altri.

Intanto il tempo passa, i figli crescono e il marito addirittura si risposa civilmente, ma lei va avanti, nonostante le difficoltà e le persone che non capiscono la sua scelta (è fissata con la religione? E’ ancora innamorata? Illusa che tornerà o delusa dagli uomini?).

Dopo un po’ di anni il marito si ammala, lei da lontano prega per lui e chiede preghiere agli amici; i mesi passano e la situazione si aggrava, tanto che lui non può più nemmeno muoversi da casa: Marta chiede alla nuova moglie di poterlo andare a trovare, ma questo le viene negato.

Allora di nascosto, quando sa che lei non c’è, lo va a trovare: lui si meraviglia di questa visita, ma non la manda via; allora Marta con coraggio gli prende una mano e gli dice: “Lo sai, vero, che ti ho sempre voluto bene?”. E lui: “Sì, lo so” e si mette a piangere.

Dopo pochi giorni, lui viene a mancare e Marta con discrezione e stando in disparte, segue tutto, chiedendo anche di recitare lei una decina del rosario, prima del funerale. In seguito Marta viene a sapere dai figli che quando il marito stava male e delirava nel sonno, chiamava “Marta, Marta” e non la nuova moglie.

Ecco, quest’ultima confidenza mi ha fatto molto riflettere: innanzitutto a questi figli credo che nessuno dovrà loro spiegare come ama Dio, perché l’hanno visto e sperimentato in maniera indelebile nella propria famiglia, anche se ferita.

Io non posso che ringraziare questa sorella per la sua testimonianza che ha sicuramente colpito parenti, amici e conoscenti: in fondo lei avrebbe potuto farsi gli affari suoi, il marito l’aveva abbandonata, che prendesse le conseguenze delle sue azioni! Invece no, fino all’ultimo è rimasta, non ha amato secondo quello che ha ricevuto, è andata oltre, fino a perdonargli tutto il male fatto e a farlo così “andare” in pace.

Sicuramente il marito ha compreso chi davvero gli voleva bene, perché l’amore vero è nella verità e nella croce, in chi sacrifica la vita per gli altri, caratteristica unica dell’amore di Gesù: il chiamare “Marta” nella sofferenza ne è la riprova.

Per merito di Marta, che su questa terra è la persona che ha più potere su di lui (per grazia della relazione consacrata e benedetta da Dio il giorno delle nozze), io credo che quest’uomo sarà giudicato con particolare misericordia dal Creatore.

Infatti, su questa terra ci affanniamo tanto per guadagnare due soldi, avere potere, cose, prestigio, amicizie importanti, ma di tutto questo non rimarrà assolutamente niente: ci porteremo in Paradiso solo l’amore, quello vero, gratuito.

La vita solitaria di Marta, per il mondo “sprecata”, ha generato invece un tesoro invisibile, ma di grande valore, per se stessa e per le persone a lei legate, in primis il coniuge. È inutile mentire a noi stessi: un amore di convenienza (io faccio questo, tu fai quello), o di compagnia o di reciproca soddisfazione sessuale non ci basta e non ci fa stare tranquilli, anzi ci tiene sempre in uno stato di preoccupazione per mantenere costantemente un certo livello, una certa aspettativa, altrimenti si corre il rischio di essere lasciati per altre persone. Questo ci porta lontani dall’essere noi stessi e appena arriva una difficoltà seria, chi continuerà a starci vicino? Tutti lo desideriamo verso di noi, ma non è facile amare una persona “per sempre”, indipendentemente da quello che fa in positivo o in negativo; tuttavia con l’aiuto di Dio è possibile farlo, come Marta che l’ha saputo mettere in pratica con il marito. Grazie Marta

Ettore Leandri (Presidente Fraternità Sposi per Sempre)

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