Tradire mia moglie? No grazie!

Questo è un articolo un po’ provocatorio, così tanto per favorire una riflessione personale o magari anche un confronto attraverso le vostre risposte o i vostri commenti sui vari social dove posterò questo articolo.

Ne stavo giusto parlando alcuni giorni fa con mia moglie. Alcuni si sorprendono della libertà con cui affrontiamo certi argomenti ma la trasparenza – sempre con carità e rispetto – resta la base di una relazione matrimoniale sana. Serve a disinnescare tante insidie perchè si affrontano insieme. Lei ha otto anni più di me ed ora che ha superato la cinquantina da un pezzo si ritrova un marito che non ha ancora cinquant’anni. Lei ha un po’ di timore. Se ne sentono tante. Un marito di 49 anni potrebbe tranquillamente trovare una donna con vent’anni meno di lei.

Io mi sento di rassicurarla. Non perchè io sia particolarmente virtuoso (ci provo ma non mi reputo forte e infallibile). Io posso serenamente affermare che sono più sicuro adesso che non tradirò mia moglie rispetto ai primi anni di matrimonio. E vi darò anche alcune motivazioni che per me sono chiare ed evidenti.

La relazione salda. È fondamentale quello che si è costruito. In questi ventuno anni ho costruito con Luisa una relazione per me meravigliosa e irrangiungibile con qualsiasi altra donna. Io amo mia moglie ma non è solo quello. È la mia migliore amica, è la mia consigliera, è la persona su cui posso contare sempre e mostrarmi senza difese per quello che sono. È l’amante che mi conosce e che sa come amarmi. Questo me la rende unica. E il corpo? Il corpo di Luisa è oggettivamente invecchiato. Eppure mi appare meraviglioso. Più di quando ci siamo sposati. Questo perchè noi tutti non abbiamo uno sguardo puramente superficiale e oggettivo. Il matrimonio permette di conoscere sempre meglio una persona. Di conoscerla in tutti gli aspetti. Conoscerla nel corpo, nello spirito, nella sensibilità, nei dolori e nelle gioie. Il matrimonio permette di condividere anni insieme in ogni situazione bella e brutta. Quanti abbracci, quanti perdoni, quante anche incomprensioni e musi lunghi. Questo modifica il nostro sguardo. Diventa – utilizzando le parole di papa Francesco – uno sguardo photoshoppato. Io non vedo il corpo di Luisa ma vedo Luisa fatta di tutta la sua persona ed è sempre più bella.

La fatica e l’ansia da prestazione. Dopo aver affermato che con Luisa sto bene come con nessun altra potrei esserlo, analizziamo un altro aspetto. Quello più basico e meno romantico. Esaminiamo l’animale che c’è in noi. La parte pulsionale e ormonale. Come ho scritto diverse volte ho un’età per la quale non ho ancora raggiunto la pace dei sensi. Sono attratto da tante donne, alcune delle quali sono anche raggiungibili in quanto amiche e colleghe. Con alcune ho anche intuito una certa simpatia reciproca. Allora perchè non è mai successo nulla? Oltre che per il motivo espresso prima che fa di Luisa la più bella per me c’è anche un aspetto meno nobile e più egoistico. Con un’altra donna dovrei far fatica, dovrei ricominciare da capo e non potrei certo mostrarmi liberamente in tutte le mie fragilità.

Tenete a mente che l’ansia da prestazione è presente soprattutto dove non c’è amore. Dove non c’è un amore solido e costruito nel tempo. Dove non c’è la sicurezza di essere amati gratuitamente. Due amanti non si amano gratuitamente ma cercano entrambi qualcosa nell’altro. Arriviamo quindi al rapporto fisico che è una sintesi rappresentativa di quello che è il rapporto affettivo a tutto tondo. Spesso le disfunzioni sessuali sono dovute non a cause organiche ma psicologiche. Le persone che soffrono meno di disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, perdita dell’erezione, vaginismo ecc ecc) sono proprio quelle che vivono una relazione stabile e ricca di amore autentico. Queste persone sanno di essere amate senza dover dimostrare nulla. Queste persone sanno di non dover dimostrare nulla e durante il rapporto pensano solo a donarsi l’uno all’altra e non alla performance. Sanno che non saranno giudicate per come fanno l’amore ma saranno accolte sempre e comunque perchè amate. Che bello imparare ad abbandonarsi nella fiducia e nell’amore l’uno all’altra. Ciò vale per l’incontro intimo ma vale anche per tutta la relazione in ogni momento della nostra vita. Non è quello che promettiamo il giorno del matrimonio? Capite perchè l’intimità nel matrimonio è più bella! Nessuna amante potrebbe rendermi l’intimità bella e in una profonda comunione di accoglienza e dono come riesco a avere con Luisa.

Tutto questo articolo per dire cosa? Se avete la tentazione di cercare altrove quello che non trovate nella coppia abbiate il coraggio e la libertà di parlarne con l’altro. Alla fine dipende da cosa cercate. Io non cerco del sesso e basta ma di vivere in pienezza il fine di quel gesto tanto coinvolgente: la comunione in anima e corpo. Esperienza che posso vivere solo con mia moglie. Per questo credo possa dormire sogni tranquilli. Non ho nessuna voglia di cercare fuori quello che posso avere all’ennesima potenza con lei! E voi?

Antonio e Luisa

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2 Pensieri su &Idquo;Tradire mia moglie? No grazie!

  1. Complimenti sinceri per come scrivi e per come ci fai sentire “innestati” in queste parole che ci accomunano. Io credo che alla base ci sia soprattutto un fattore culturale, esempi tramandati oltre all’aspetto religioso. Quando facevamo i corsi ai fidanzati ci piaceva ricordare che il matrimonio è come un tavolino a 3 gambe e una di queste è il rispetto assoluto verso il coniuge, potremo essere attratti da tantissime/i donne/uomini più “affascinanti” ma non c’è nessuno meglio di lui/lei. E comunque, avendo all’incirca la stessa età con te, posso affermare che solo la tua sposa ti può capire e darti l’amore che ci vuole in quei momenti.

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