Papa Francesco, durante la sua consueta omelia a Santa Marta, ci ha messo in guardia. Ci ha messo in guardia dalla nostra sempre più frequente incapacità di incontrare il nostro prossimo. Ha detto: “si incrociano fra loro, ma non si incontrano”.
Questo fa riflettere molto anche noi sposi cristiani. Quante volte ci incrociamo con la nostra sposa o il nostro sposo ma non ci incontriamo. Quante volte facciamo altro invece di ascoltare e dialogare col nostro coniuge. E’ vero abbiamo tutti tante cose da fare e a cui pensare. Abbiamo il lavoro, la famiglia, i bambini e tutto il resto. Il mondo in cui viviamo è terribile da questo punto di vista. Non riusciamo a fermarci. E anche quando siamo a casa siamo distolti dall’attenzione dell’ uno verso l’altra. Trovare un momento in cui parlare diventa davvero complicato e spesso, lo dico con sincerità, non ne abbiamo neanche voglia.
Consideriamo quel poco tempo libero nostro, un tesoro da non dividere con nessuno. Questo è molto triste. Dialogare con il nostro sposo/a non dovrebbe mai essere considerato tempo perso, ma al contrario è una grande occasione per amarlo, per far crescere e maturare quell’intimità, quella complicità, quel voler bene che sono ciò che dà sapore al rapporto. Ascoltare la propria moglie o il proprio marito mentre si apre, esprime le proprie paure, gioie, difficoltà, sofferenze, gratitudine e mostrare interesse, compassione (patire con) condivisione è grande. Sono quei momenti che saldano un rapporto più che mai e riempiono il cuore. E invece noi magari passiamo ore sui social a parlare con persone che neanche si conoscono bene e trascuriamo nostra moglie e nostro marito.
Questo è un peccato gravissimo e le parole del Papa mi hanno toccato il cuore. Grazie Papa Francesco.
Antonio e Luisa