C’è un regalo per te: una vita!

Ieri era la 44^ giornata mondiale per la vita. 

Nel 2021 ci sono stati 42.600.000 casi di aborto (42 milioni e 600 mila casi di aborto), vi diamo altri numeri: la popolazione italiana si aggira intorno ai 60 milioni, lo stadio San Siro capienza piena sugli 80 mila. 

La giornata per la vita non può che farci evidenziare tutte quelle vite indifese, che prive di diritto, sono state uccise dal peccato dell’uomo. 

Quanti aborti volontari vengono perpetrati ogni anno, ogni mese, ogni giorno, nel mondo. Quante vite innocenti vengono fatte tacere, perché scomode. Questa giornata è anche per loro e per ricordarci che ciascuno di noi, al contrario di quanto il mondo ti faccia credere, è prezioso, unico e vale! Nessuno, può arrecarsi il diritto di decidere se tu devi vivere o morire.

Scusateci per questo incipit un po’ forte, forse anche un po’ scomodo, ora proveremo a ricondurci nella bellezza partendo dal titolo che è stato dato alla giornata di ieri: CUSTODIRE OGNI VITA 

“Il Signore prese l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” Gen 2,15

Ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione.” (dal messaggio della Conferenza Episcopale Italiana per la 44° giornata nazionale per la vita)

Un messaggio più bello e chiaro di questo non potrebbe esserci: un dono ci viene fatto, e noi abbiamo il solo e più nobile compito di farlo crescere e custodirlo! Niente di più! Per fare questo ci vuole il coraggio della scelta! Il coraggio di accogliere un dono che ti viene fatto e custodirlo, un coraggio che può arrivare dalla consapevolezza che chi ti fa il dono lo ha pensato per te. Non per qualcun altro, ma per te; perché sa che tu puoi portarlo, curarlo e custodirlo nonostante le tue vicissitudini, le tue fatiche, i tuoi inciampi. Tu rimani e resterai per il Donatore talmente prezioso ai suoi occhi, che non può non pensare per te a qualcosa di grande, di meraviglioso per la tua stessa vita.

Da genitori quali siamo, per Grazia, e ancor più da Sposi, comprendiamo quanto coraggio ci voglia per accogliere un dono grande come quello di un figlio. 

Abbiamo bisogno di coraggio perché di fronte ad un bambino, piccolo indifeso, di fronte ad una vita nuova, che stravolge tutta la nostra vita, i tempi, la casa, lo spazio, di fronte a chi non conosciamo abbiamo una paura gigante. Avremmo allora bisogno di un angelo accanto che ci ripeta in continuazione: non avere paura! Hai trovato grazia presso Dio! È un dono quello che ricevi. Non temere! 

È questo che vogliamo oggi dire noi a te, a tutti perché tutti siamo responsabili del custodire la vita dell’altro. Non avere paura di accogliere una vita qualunque essa sia, e in qualunque modo si formi. 

Non avere paura di accogliere una vita anche solo per poche settimane, e poi inaspettatamente doverla lasciare andare e restituire al Donatore. 

Non avere paura di accogliere anche quando ti viene chiesto di custodire quel figlio, pur sapendo che non è compatibile con la vita e che dopo averlo accompagnato a nascere in questo mondo, devi accompagnarlo a rinascere in Cielo. 

Non avere paura di accogliere una vita anche quando quel figlio che tanto hai desiderato e sognato secondo i tuoi giusti criteri, non è come lo avevi pensato tu, ma si presenta al mondo con una preziosa disarmonia. 

Non avere paura di accogliere una vita anche quando non l’avevi programmata o quando questa vita che cresce nel tuo grembo non è frutto di una relazione d’amore. 

Non avere paura di accogliere una vita anche quando nasce da un atto d’amore che si basa sul puro piacere e non guarda oltre. 

Non avere paura di rimanere accogliente alla vita anche di fronte alla fatica di avere figli, alla fatica che coinvolge tantissime coppie oggi, che vorrebbero diventare padri e madri ma ogni giorno che passa vedono allontanarsi questo desiderio, pensando così che sia un desiderio sempre più irrealizzabile e magari arrivando a pensare che non è più da desiderare perché non è per loro. A queste coppie diciamo che non sono sole! Che si può continuare a desiderare qualcosa di bello e alto e che si può insieme al sostegno di altri, realizzare questo sogno di apertura e accoglienza. Non dimenticando però che ciò che desideriamo ci viene donato.

Non avere paura se per ragioni biologiche, non puoi avere figli. Il primo figlio della coppia è la coppia stessa! Non basta poter generare nella carne per essere padri e madri generativi. È importante che si curi in primis sempre il “figlio coppia”, che si curi la nostra capacità di generare vita nell’accogliere l’altro, nell’amarci noi e il prossimo che ci è dato. Quante famiglie hanno fatto della loro storia un capolavoro non generando nella carne, ma divenendo strumenti di amore in mano a Dio! Quanti più figli hanno avuto! 

Non avere paura! 

Custodire la vita è sentirsi amati, affiancati da un angelo che ogni giorno ci dice. “Non avere paura! Tu sei prezioso, agli occhi di tuo Padre che ti ha dato in dono un frutto dell’amore”. Accogliere la vita è accogliere l’amore! Dobbiamo imparare a lasciarci amare da un Padre che ci ama e ci mette in un giardino perché lo custodiamo, che ci fa dono della vita di un altro, e dobbiamo imparare ad amare quel Padre con riconoscenza e gratitudine infinita. 

Ogni vita è pensata perché tu possa accompagnarla nel sentiero della vita; pensata unica, irripetibile e preziosa agli occhi di chi ancora prima di te, l’ha pensata, desiderata e generata.

Non temere di custodirla!

La giornata in difesa della vita, ci aiuti ad essere un poco più angeli custodi, che si fanno prossimi verso il collega, l’amico, il parente, il fratello o la sorella. 

Ci aiuti ad essere un poco più testimoni della bellezza della vita e dell’amore. Coraggio non avere paura! 

To Be continued 

Anna Lisa e Stefano – @cercatori di bellezza

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“Mamma, papà… Baciatevi!”

Ho notato una cosa a dir poco sconvolgente: esponiamo continuamente i nostri bambini a scene di violenza, nei film, nei TG, nelle nostre case…, mentre invece la tenerezza, la dolcezza e l’Amore sembrano dei tabù, cose da nascondere ai loro occhi!

Lo so cosa state pensando: ma noi abbracciamo i nostri bimbi, li baciamo, gli dimostriamo il nostro Amore con le coccole.

Sì, certo, non ne ho dubbi!

Ma tra di voi? Tra moglie e marito? Tra mamma e papà?
Un giorno ho chiesto a mia figlia di 4 anni se le piacesse vederci mentre ci abbracciamo e ci facciamo le coccole, lei ha risposto: “Sì, tanto”. Allora le ho chiesto perché e lei ha risposto: “Perché siete innamorini!”.

Vedere l’Amore tra la mamma e il papà dà un’identità ai nostri figli; non hanno solo bisogno di saperlo ma anche e soprattutto di vederlo con i loro occhi.

Loro sono il prodotto e il risultato del vostro Amore, sono un Dono! Dimostriamoglielo!

C’è qualcosa tra i genitori. È al centro e li tiene coesi.
Qualcosa che è il frutto di questa unione, che è composto da elementi di entrambi ma che allo stesso tempo è qualcosa di nuovo e diverso.
Rappresenta i figli, certo. Ma non solo.
Rappresenta quello che è il primo vero figlio della coppia.
Il “Noi”.
I figli sono figli di quel Noi.

Ma c’è di più: vivere la tenerezza in famiglia, vedere gesti d’Amore impregnati di dolcezza e purezza matrimoniale favorisce anche un sano sviluppo sessuale che sarà caratterizzato dal rispetto verso il proprio corpo e quello dell’altro.

Quindi: mamme, papà…baciatevi!

Suona Familiare – Arianna e Kevin.

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