Il digiuno può salvare i matrimoni

Il matrimonio è gioia e dolore, racchiude nella sua storia pagine belle e pagine brutte, forse terribili! Ma per noi, che abbiamo la vocazione al matrimonio, è il compimento del progetto di Dio su di noi, ed è l’unica strada possibile per vivere in pienezza la vita. Ricordiamoci cosa abbiamo detto al momento della nostra consacrazione nel matrimonio:
Io Riccardo, accolgo te, Barbara, come mia sposa.
Con la grazia di Cristo
prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.

Non abbiamo fatto una promessa davanti a Dio a tempo o a condizione, ma abbiamo promesso per tutta la vita, impegnandoci a superare ogni avversità. Per oltrepassare le difficoltà, più o meno grandi, tra cui situazioni anche molto gravi come possono essere l’adulterio o la malattia, bisogna necessariamente diventare strumenti di misericordia, di perdono, e fare il pieno di tanta e tanta pazienza.
In una parola ci dobbiamo cristificare, fondere nell’amore del Padre Nostro e rispondere al male con il bene. Detto così sembra inarrivabile, ma non è così! Dio non ci chiede l’impossibile ma ci dà il necessario affinchè diventi possibile. Bisogna crederci ed impegnarsi ogni giorno per migliorare. Un grande uomo come Gandhi diceva: Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“. Questo vale anche nel piccolo delle nostre famiglie, tante volte le avversità più grandi sono proprio nelle nostre realtà domestiche.


Intorno a noi vi sono tante persone che non riescono a custodire la bellezza e le difficoltà del matrimonio. Lo dicono i numeri: in Italia sono circa 9 milioni gli uomini che vanno a prostitute (fonte ricerca Associazione Papa Giovanni XXIII del 2017). Poi ci sono vari altri studi sugli adulteri operati da donne e da uomini, dove si evince che addirittura il 45% degli italiani intervistati ha tradito il partner.  Un’altra insidia è la pornografia in rete, vi è un altro studio in merito che dice che gli uomini e le donne che guardano contenuti a luci rosse hanno una probabilità doppia di divorziare (fonte blog di Scince).
Per andare nel pratico valgono tutti i consigli sulla preghiera e farsi aiutare da sacerdoti preparati o coppie nella fede, che già vi consigliato nel precedente articolo. A questo proposito ci viene in aiuto San Pietro Crisologo: “Tre sono le cose, tre, o fratelli, per cui è salda la fede, perdura la devozione, resta la virtù: la preghiera, il digiuno, la misericordia. Ciò che per cui la preghiera bussa, lo ottiene il digiuno, lo riceve la misericordia. Queste tre cose, preghiera, digiuno, misericordia, sono una cosa sola e ricevono l’una dall’altra.
Dando per scontate le nostre preghiere quotidiane e la carità verso il nostro prossimo, mi voglio concentrare sul digiuno alimentare. La Madonna di Medjugorje invita i fedeli a digiunare due volte a settimana, due giorni dove ci si nutre solo con un po’ di pane e con il bere acqua. Non è una pratica impossibile se ci affidiamo a Dio, avrete tanti benefici. Nei giorni del digiuno preghiamo di più, se possibile iniziamo la giornata con la Santa Messa eucaristica e pratichiamo la carità. Posso dirvi che ho iniziato a digiunare in piena quaresima, ero solo, (mia moglie era dal padre a Ragusa che stava molto male) e ho trovato molto beneficio di serenità, naturalmente ho pregato anche e ho praticato la carità. Sono tanti i benefici che possiamo ottenere dal digiuno, ma quella che a cui tengo di più è di “creare nei nostri cuori uno spazio aggiuntivo allo Spirito Santo e così essere più ispirati da Lui”. (frase tratta dal Libro “Potenza sconosciuta del digiuno”).

Mi sono accorto che man mano in me ha iniziato a crescere la pazienza e hanno cominciato a sanarsi le mie tante ferite spirituali. Non è lavoro di poco tempo, ma di un continuo impegno, dove i frutti si raccolgano piano piano. In questi mesi alcuni amici mi hanno detto che, a loro avviso, ho fatto passi da gigante. Questo grazie al digiuno. In aggiunta salto sempre la colazione e mi affido solo alla forza dell’Eucarestia, che ho il dono di ricevere tutte le mattine durante la Santa Messa.  

Fratel Biagio, che sovente digiuna, mi ha confermato che durante i digiuni entra lo Spirito Santo. Questo missionario per sconfiggere i demoni più forti, pratica Matteo 17,21:  “Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno”. Se vogliamo mantenere in piedi i nostri matrimoni dobbiamo combattere con le armi della fede, preghiera, digiuno e opere buone.
Quando abbiamo problemi con il nostro coniuge dobbiamo ricordarci le parole di San Paolo: (Ef, 6,12) “Infatti noi non dobbiamo lottare contro creature umane, ma contro spiriti maligni del mondo invisibile, contro autorità e potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso.”
E ricordiamoci infine che niente è impossibile a Dio, affidiamoci a Lui. Un mio amico ha penato sette anni con la moglie e ora sono di nuovo insieme, grazie alla preghiera alle opere buone, al digiuno e anche all’aiuto di sacerdoti esorcisti. Buon digiuno a tutti. Difficile ma ricco di grazia e di doni spirituali.

Riccardo e Barbara

Un matrimonio nella provvidenza

Siamo così giunti alla quarta puntata della storia d’amore di Riccardo e di Barbara. Cliccate qui se desiderate leggere le precedenti puntate (1 2 3). Riccardo ha avuto una storia travagliata, una famiglia di origine complicata e dopo tanto servizio, preghiera e l’incontro decisivo con fratel Biagio è arrivato a comprendere il disegno di Dio sulla sua vita: vivere di provvidenza a servizio dei più poveri. Lì incontra Barbara che scopre nel tempo di condividere lo stesso desiderio. Inizia così la loro storia insieme, un amore donato ai più poveri al fianco di fratel Biagio.

Dopo tanta preghiera e il sì tanto atteso di Barbara a diventare mia moglie, ebbi più tentazioni che mai. La nostra scelta disturbava il demonio, almeno io ne sono convinto. Così come esiste Dio, esiste anche il demonio che irrompe con tutta la sua forza corruttrice. Mi ha tentato attraverso i social. Un caso mi ha colpito particolarmente. Tra le mie amiche virtuali c’era una hostess che, ho scoperto poi, viveva di prostituzione. Io mi sentivo fortissimo, pieno di Spirito Santo e avevo la presunzione di pensare che niente mi avrebbe potuto scalfire. Eppure non è così, siamo sempre deboli senza Gesù. Questa donna mi contattò e mi propose di organizzare una festa per l’addio al celibato, con lei e una sua amica. Dopo il mio primo rifiuto ha insistito inviandomi anche una sua foto. Lì ho deciso di bloccarla. Una cosa che non mi era mai successa prima. Questa è solo una ma fui tentato in tanti altri modi. Ormai la mia scelta era presa e la mia volontà salda.

Abbiamo accennato, nei precedenti articoli, che il nostro matrimonio si svolse in maniera inusuale. Non avevamo soldi né per la festa né per null’altro, perché io vivevo di provvidenza da anni e Barbara non veniva pagata da mesi. Ma neanche per un attimo pensammo di non sposarci perché non avevamo niente, per noi il matrimonio era l’unione con Dio, tutto il resto sarebbe stato un di più. Ebbene, il buon Dio ci venne in aiuto. Fu una corsa a chi non voleva farci mancare niente; cominciò il responsabile della casa famiglia di Pedara dove vivevo, che ci regalò le fedi, la location e il pranzo del ricevimento. La Parrocchia Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa mise a disposizione il coro e fece una colletta per regalarci il viaggio a Roma per incontrare il Papa in udienza privata, ci fu anche chi si offrì gratuitamente come fotografo. Un medico d’ospedale mi donò l’abito per sposarmi; un mio caro amico, coltivatore di fiori e piante di Nicolosi, ci donò tutti i fiori da mettere in chiesa; mentre una donna che conoscevo da poco volle regalarci le composizioni di fiori per ogni tavolo della sala. Un insegnante di una scuola alberghiera, mio amico, coinvolse i suoi studenti come camerieri per il ricevimento e un rinomato pasticciere ci regalò la torta nuziale. Poi si aggiunsero maestri di sala e cuochi. Tramite social mi contattò una donna che voleva regalarci le bomboniere, ma rifiutammo! Della festa, una delle poche cose che avevamo programmato era proprio la bomboniera, a cui volevamo dare un valore simbolico come invito alla preghiera e che sarebbe stata la coroncina del Santo Rosario (donataci dalla Missione di Speranza e Carità), per rinraziare Maria che tanto avevo pregato per sposarmi con Barbara e per questo progetto di totale servizio ai poveri e a Dio. Ma questa donna non si arrese e ci volle regalare comunque un sacchettino che avrebbe contenuto il Rosario e dei buonissimi confetti. Tutto quello che stavamo vivendo nei giorni precedenti al matrimonio, lo raccontai sulla mia pagina facebook ‘’La Gioia’’ e attraverso questa arrivarono, oltre agli auguri, tante piccole donazioni da varie parti del mondo.

Con la somma raccolta decidemmo di finanziare un progetto della casa-famiglia per il recupero di persone con disabilità. Alcuni regali arrivarono dai nostri parenti più stretti, che vollero assolutamente che tenessimo qualcosa per noi. Barbara sostenne di essere stata una delle poche spose (o forse l’unica!) a non aver scelto niente del ricevimento e che tutto in quel giorno è stata una sorpresa. Anzi, pensandoci bene, la sera prima del matrimonio ci accorgemmo di non aver stampato i menù da porre sui tavoli degli invitati. Barbara li realizzò graficamente ed un amico scout tipografo, dopo aver aperto di sera la tipografia per noi, ci venne in aiuto stampandoli (anche queste stampe ci furono donate dal sacerdote).

Finalmente arriva il giorno del matrimonio, il 12 Febbraio 2016, pioveva. Circa 100 gli invitati, di cui oltre la metà erano gli accolti della casa famiglia, tra cui molti disabili, alcuni amici, la famiglia di Barbara e mia madre, mentre nessuno dei miei parenti era riuscito a venire. Tutto è stato meraviglioso! Durante la messa, la prima lettura è stata proclamata da una suora missionaria, la seconda lettura, l’Inno alla Carità, scritta in braille, da una amica insegnante di italiano non vedente; mentre la leggeva, a proposito di carità, è arrivato proprio in quel momento Fratel Biagio. Si è respirata un’aria di festa in cui la Madonna e Gesù erano con noi. Tutti gli invitati si sono emozionati, la celebrazione si è svolta in un clima di grande gioia. In primo piano il Sacramento, l’unione con Dio e poi una bella festa, voluta da tanti che hanno creduto in noi. Dopo qualche giorno siamo partiti per Roma per un viaggio di tre giorni, nostra meta del viaggio di nozze, dove siamo stati ricevuti da Papa Francesco e a cui abbiamo raccontato brevemente la nostra storia e regalato la nostra bomboniera; poco dopo siamo stati intervistati da Tv 2000 sulla nostra scelta di vita. E’iniziato così in maniera forte il nostro matrimonio, il nostro cammino con al centro Gesù e con Maria come nostra Madre. Quante lotte, quante battaglie vinte solo grazie alla fede. Confidiamo in Dio e tutto sarà possibile!

Riccardo e Barbara