Sono sposata da sette anni e col tempo ho capito che la vita insieme rientra tra le “cose fragili”, da maneggiare con cura. Marito e moglie a volte vanno alla stessa velocità. A volte no. A volte si capiscono al volo… a volte meno. E poi ci sono le delusioni. Le ferite. I fallimenti. Guardando a tanti matrimoni infelici, celebrati, tuttavia, con gioia ed entusiasmo, penso che anche la relazione più bella abbia bisogno di tanta dedizione. Di tanto impegno. E, bisogna dirlo, ci sono momenti in cui può costare molta fatica essere fedeli al cammino intrapreso.
È quello che sperimentano Luca e Alice, i protagonisti del romanzo “L’arte di rovinare matrimoni. La missione di un giovane apprendista diavolo” (Mimep Docete, 14 euro), vittime di una profonda crisi coniugale. Si erano sposati credendo che il loro amore fosse forte e invincibile, ma poi la vita li ha messi a dura prova e si sono persi.
Il libro – un romanzo d’amore che si mescola al fantasy – inizia raccontando la storia di due diavoletti, intenti a guastare la relazione di questi sposi, ma la vicenda è del tutto verosimile, perché al centro della narrazione c’è una crisi matrimoniale come tantissime altre. Avete presente le “Lettere di Berlicche”, di C. S. Lewis? Il libro segue un po’ quelle orme, con il focus, però, sulla realtà del matrimonio e della famiglia. No, non vi è pretesa di eguagliare un grande classico impareggiabile, è solo per farvi capire lo stile che si cerca di imitare.
Il libro è ambientato a tratti sulla Terra, a tratti all’Inferno, ma con lo sguardo sempre rivolto al Paradiso. I due diavoli devono passare un esame importante, per diventare ufficialmente “disturbatori della gioia coniugale” e per questo s’impegnano con tutte le armi che hanno a disposizione per distruggere il matrimonio di Luca e Alice. Questi sposi si vogliono sinceramente bene ma, in un momento particolare della loro vita, hanno smesso di vigilare sui loro cuori e hanno lasciato agire i due tentatori.
Il romanzo non vuole banalizzare l’esistenza del demonio, né, al contrario, vuole terrorizzare il lettore. Utilizzando una storia di fantasia, cerca piuttosto di aumentare la consapevolezza riguardo le bugie del Nemico e di rafforzare la fede in Dio, che gli sposi hanno accolto realmente tra loro per mezzo del Sacramento del Matrimonio. Se Luca e Alice, infatti, dimenticano per un po’ di avere un Alleato forte e fedele, ovvero Cristo, saranno poi messi nelle condizioni di scoprirlo Amico e vicino. Alla fine del testo, vorremmo che il lettore arrivasse a chiedersi, come san Paolo: Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?
Si tratta di una forma di catechesi un po’ originale, a sostegno e in difesa di una istituzione attaccata da molte parti. Si consiglia come strumento per chi offre formazione nei corsi per fidanzati. La fantasia si sposa alla realtà. Si ride e si piange. Chi lo ha letto – in assoluta anteprima – mi ha detto di essersi divertito e commosso al tempo stesso…
Beh, se vi ho incuriosito, ecco il link per acquistare il libro: L’arte di rovinare i matrimoni | Casa Editrice Mimep Docete
Cecilia Galatolo