Cos’è la vocazione? Come si può definire una vita: pienamente realizzata?

Nell’affannosa ricerca del proprio posto su questa Terra, della vocazione, delle strada da percorre, tante volte si sbatte la testa, fino a perderla… Ma cos’è la vocazione?

C’è solo un’unica vera vocazione a cui è indirizzato l’uomo, ed è quella dell’amore:

«Il primo è: “Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi»

Amare gli altri e l’Altro, con i mezzi che Dio ci mette a disposizione.

Il matrimonio, la vita consacrata per cui non sono la vocazione, ma diventano MEZZI per raggiungere la vocazione dell’amore. Ogni giorno ci è data la possibilità di far della nostra vita un capolavoro, ogni minuto ogni istante speso su questa Terra deve essere la nostra vocazione da realizzare in pienezza. Non ci sono vite a metà, non realizzate: se non ti sposi, se non ti consacri, se non hai figli, se non ti laurei, se non diventi nonno, se non hai un lavoro, e tanti altri “se non…”.

Ogni vita vissuta nell’AMORE, È UNA VITA PIENA. Puoi essere sposato, consacrato, avere un lavoro, avere una laurea, avere figli, essere realizzato in ogni ambito della tua vita e non vivere neanche un secondo nella pienezza dell’amore.

Purtroppo l’uomo è troppo riduttivo e ingabbia tutto nei suoi limiti, che non sono quelli di Dio.
Pensiamo alla vita come a un ricetta preconfezionata: a 19 anni inizi l’università, a 25 ti laurei, a 28 ti fidanzi, a 30 ti sposi, ti trovi un lavoro stabile (posto fisso possibilmente), poi inizi a sfornare figli, poi ti sistemi in una casa tua, poi inizi a invecchiare, pretendi i nipoti, poi muori…
Probabilmente la vita ti porterà proprio a questo, ma che addirittura sia una pretesa e una regola prefissata da seguire e se non ci si riesce addirittura ci si dispera, è pazzia, pazzia tutta umana.

IL VENTO SOFFIA…

“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”

Ma oggi lo Spirito Santo è solo la somma di due parole, un gingillo, da inserire magari nelle omelie domenicali, ma quanti di noi viviamo trasportati e abbandonati al suo soffio?
C’è troppo timore di lasciar le redini a chi non vediamo, ma forse non vediamo perché poco preghiamo, perché poco ci relazioniamo con l’Altro. Non una preghiera fatta solo di parole, messe una di seguito all’altra, ma una preghiera che sia DIALOGO con Dio.
Pregare è un sinonimo di dialogo, quando si prega si dialoga con Dio, e Dio ci risponde, ci guida, ci indica… SOFFIA.
Non siamo disposti a dialogare con Dio, perché non lo conosciamo, non lo vediamo come un padre, un fratello, un amico, con cui confidarsi e aprirsi. Ma allora chiediamolo di conoscerlo, di fare esperienza di questa amicizia.

Amici apriamoci al soffio dello Spirito, non temiamolo, non ingabbiamolo nei nostri preconcetti e regole umane. Solo così la nostra vita sarà una VITA PIENA.

VIENI E SEGUIMI…

“Tu vieni e seguimi” Gesù non usa molte parole, forse ci aspetteremmo che ci dicesse “Vieni, seguimi, ti troverò una donna, poi un lavoro, poi ti farò prendere casa, poi ti darò dei bambini, poi ti farò perdere il lavoro, te ne darò un altro, ecc.”

NOO, “TU VIENI E SEGUIMI”, È L’ABBANONDONO IL SEGRETO. È l’abbandono alla DIVINA VOLONTÀ. È questa la vocazione cristiana, abbandonarsi a ciò che Dio mi proporrà, passo dopo passo, istante dopo istante, mettendoci tutto l’amore che lui ci donerà. Se capiamo questo, se lo iniziamo a vivere giorno dopo giorno, istante dopo istante, saremo SANTI, saremo REALIZZATI, vivremo DI UNA GIOIA PIENA. La santità sta tutta qui, non cerchiamola altrove. 

Daniele Chierico

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FATEVI UN REGALO, ANZI “IL MIGLIOR REGALO” : IL PERDONO E’ AL CINEMA

IlMigliorRegaloCopertina

Ho avuto l’onore di poter guardare l’ultima creazione del regista Juan Manuel Cotelo, e il vostro meteorologo di coppia è rimasto fulminato.

IL MIGLIOR REGALO – Non è un film, è un dono, un dono che Cotelo ha voluto fare all’umanità, a tutti noi. Stiamo vivendo nel mondo, quella che Papa Francesco ha ribattezzato la “Terza guerra mondiale a pezzi”. Sui giornali e TV non facciamo altro che leggere di guerre, persecuzioni, stragi, vendette. La cronaca nera è sempre stampata in prima pagina: un papà uccide il proprio bambino, un fidanzato da fuoco alla sua ex, i cristiani sono perseguitati in ogni parte del mondo, a New York si festeggia per una legge che permetterà l’uccisione dei bambini al 9° mese di concepimento.

Le tenebre sembrano prendere il sopravvento sulla luce, l’odio sull’amore, la paura sulla speranza e il nostro cuore diventa sempre più pesante e amareggiato.

Cotelo ha detto “BASTA”! Non possiamo riportare solo notizie di morte e distruzione, è arrivato il momento di dar voce alla foresta silenziosa che ogni giorno cresce e dona a questo mondo nuovo ossigeno.

IL TRAILER 

QUANDO AL CINEMA? – In Italia è il 28 Febbraio che uscirà l’attesissimo film sui supereroi… No, non sono gli Avengers, questi di cui vi parlo sono veri supereroi in carne ed ossa, e la loro arma segreta è il PERDONO.

LE STORIE RACCONTATE – Un pugile lasciato dalla madre e picchiato dal padre; vittime di terrorismo, di guerre, di carneficine, come quella del Rwanda, di tradimenti, tutti hanno vinto i loro villains (per intenderci i cattivi dei fumetti Marvel) odio, rancore, vendetta, con l’arma del perdono.

Ma la storia che più mi ha toccato il cuore, e non solo perché sono il vostro meteorologo di coppia, è il perdono di un marito tradito. Una catechesi sull’amore e sulla coppia in carne ed ossa.

LA STORIA DI FRANCISCO E GABY – Francisco era felicemente sposato con sua moglie Gaby, la classica favola d’amore, mai un litigio, una discussione, tutto assolutamente perfetto, poi i primi problemi: la paura di affrontare la malattia del figlio, il marito assorbito dal lavoro, e lei che si sente sempre più messa da parte. La crisi è servita: Gaby ingannata da un mondo che le parlava di autodeterminazione, di una donna libera e disinibita, lascia la famiglia, i tre figli e scappa con l’amante…

Fin qui la classica storia di tradimento, divorzio e… vendetta del marito? No, Francisco contro tutti ha deciso di aspettare il suo ritorno. Ha pregato, apparecchiando ogni giorno la tavola anche per la sua dolce metà e credendo fermamente che un giorno Dio gli avrebbe permesso di riabbracciarla…

E dopo 5 anni, qualcosa è accaduto… Cosa? Beh questo vi consiglio di andare a vederlo al Cinema, ne rimarrete piacevolmente fulminati, come lo è rimasto il sottoscritto.

I TEMI TRATTATI SULLA COPPIA? Non sposarsi mai quando tutto è una favola o hai le farfalle nello stomaco; dialogo e duro lavoro nel fidanzamento; l’essenzialità della coppia composta da 1+1, e non di due metà che si reggono malamente uno sull’altro; il perdono reciproco e il non giudicare l’altro; infine la preghiera e la centralità di Dio nella vita di coppia, perché è Lui che ci fa accettare l’altro, è Lui che ci fa compiere scelte impossibili, proprio come quella di Francisco, nella totale fiducia di un Padre che compie prodigi.

COME VEDERLO? Se volete essere contagiati dal perdono, non aspettate altro e correte al Cinema, al seguente link potrete vedere se è in programmazione anche nella vostra città ➡ https://www.elmayorregalo.com/it/prossime-proiezioni/

PORTA IL PERDONO NELLA TUA CITTA’ – Se invece, come dice il regista alla fine del film, volete essere voi a fare la prima mossa e riscrivere il lieto fine, contattate la casa di produzione a questo link ➡ https://www.elmayorregalo.com/it/chiedilo-qui/. Ognuno di voi, come il sottoscritto, può portare il film nella propria città e far parte delle locomotive di Infinito+1: divulgatori di storie di speranza e di perdono.

Meteo di coppia.

Noi abbiamo già ordinato il libro per due motivi. Sappiamo che ci piacerà, conoscendo un po’ il suo blog e aiutiamo Daniele in un’opera di carità.

Se vi interessa l’idea cliccate qui e troverete come ordinarlo.

Di seguito una breve presentazione di Daniele.

Il giorno che ho deciso di accettare l’invito di giuseppe signorin dei Mienmiuaif di scrivere per il suo blog (dopo un incredibile incontro che racconto all’inizio del libro) non avrei mai pensato di pubblicare il libro. Anzi per me è stato incredibile poter constatare che avevo da raccontare qualcosa sulla vita di #coppia. “Da dove inizio?” Mi chiesi… E li pensai: “Ho due cose bellissime al mondo la mia dolce metà e la Meteorologia, inizio da loro!”. E così è nato “Meteo di Coppia” una rubrica che ancora oggi curo sul losco blog dei Mienmiuaif 😀

Da quel giorno non ero più io a scrivere… nelle incredibili vicissitudini della vita, ho compreso realmente che era lo Spirito a parlare attraverso quei scritti. Ho affidato dal primo giorno tutto alla famiglia di Nazareth e loro sono diventati la mia prima casa editrice.

Ho compreso che anche la persona più normale e misera come me: con le mie mille cadute, con i miei sbagli ed errori, avesse qualcosa da raccontare. Non ho iniziato a scrivere, e ne tantomeno oggi mi sono trovato a pubblicare un libro, perché avessi qualcosa in più degli altri, ma perché ho compreso che le nostre fragilità, le nostre ferite possono diventare feritoie di Speranza, se decidiamo di farle attraversare da quella luce che solo Gesù ci può donare.

Non ci sono scritti teologici o filosofici, non ci sono mirabolanti teorie sulla vita… ci sono dei semplici racconti di vita quotidiana personale e di coppia. Vengono raccontate le gioie, le difficoltà e le scelte che ognuno di noi si trova a vivere nella propria esistenza, ma con uno sguardo verso il cielo.

Il libro sarebbe dovuto uscire lo scorso Ottobre, ma ho tentennato, per più volte sono stato vicino all’abbandono, ho aspettato e aspettato… non volevo e non voglio che possa essere inteso come un libro del perfettino cristiano, di quello che la sa lunga sulla vita, di quello che ora sa tutto e può dare lezioni di vita. Se l’ho pubblicato (grazie anche alla mia lei Dora Rifino che ha insistito e insistito… e quando una donna si mette una cosa in testa non c’è verso di levargliela), è perchè qualcuno come me potesse attingere da questa fonte, per farsi coraggio, per dire: “Non sono solo a combattere… c’è un altro come me, che ha le mie stesse difficoltà, le mie debolezze, i miei dubbi, le mie ferite…”

Per questo ho anche deciso che tutto il ricavato della vendita, tolte le spese, possa andare al Foyer de Charité Fornello, perchè altri come me possano avere la possibilità di attingere a quella fonte di acqua viva, che ci disseterà in eterno.

Grazie a tutti voi che sosterrete il progetto (anche con le preghiere), e vi auguro che le storie scritte possano essere di aiuto e di conforto per chi ha subito le medesime ferite.

Daniele Chierico (Meteo di Coppia)