San Francesco!
Oggi vogliamo fermarci a contemplare ancora una volta la bellezza del poverello di Assisi! Santo a noi molto caro, patrono della nostra Italia, piccolo giovane proveniente da una città per noi seconda casa.
C’è quell’aggettivo che abbiamo usato prima per descriverlo che però dovrebbe stonare con la bellezza: poverello.
Un povero ma bel giovane!
Francesco ha scelto davvero una vita povera, Francesco ha lasciato una famiglia ricca per farsi vicino al povero, per vivere secondo il Vangelo! Un gesto estremo per i nostri giorni, ma anche per 800 anni fa!
Trovare il coraggio di lasciare tutto per vivere nella verità del cuore, per vivere per l’Amore. Trovare il coraggio anzitutto di cercare il significato di quelle parole che risuonavano nella sua mente. È da un ascolto profondo, da una ricerca di verità, di bellezza che lui è partito e ancora oggi si mostra a noi.
Fra le tante parole che Francesco ha ascoltato ce n’è una che gli è arrivata dal crocefisso di San Damiano: VA E RIPARA LA MIA CASA.
Una frase semplice, breve, da far risuonare nel cuore.
Va: mettiti in cammino, alzati, parti, non star fermo. L’amore è un verbo di movimento non statico. L’amore ha fretta di amare, domani sarà tardi. Va allora! Cosa aspetti? Non lasciare che le cose le faccia qualcun altro.
Ripara: aggiusta, sistema, non scartare, non buttare, non dividere, non vedere la fine come se non ci fosse più speranza. Va e aggiusta, abbi fede! C’è speranza! Ripara! Fidati!
Che bello! Il Signore ci rilancia (va..), ci spinge a partire ma non per nuove costruzioni ma per riparare, verso quel che c’è già! Bellissimo!
Il nostro non è un Dio dello spreco, non è il general manager di una compagnia usa e getta, acquista – monta e quando ti stanchi o si rompe: cambia! No, ripara!
Nel libro dell’apocalisse al capitolo 21 sta scritto “ecco io faccio nuove tutte le cose”, il Signore non fa nuove cosa ma fa nuove tutte le cose! Bellissimo!
Il Signore Gesù: artigiano d’amore!
La mia casa: cos’è questa casa? La Chiesa in senso di struttura fisica? La Chiesa in quanto istituzione? Cos’è “la mia casa”? Come posso fare a risanare la mia casa, la chiesa?
È qua che ci siamo soffermati, è qua che nasce il dubbio, l’incomprensione, il vuoto, forse ci sentiamo spaesati, sembrava una frase semplice che avevamo compreso ora sorge una domanda “dov’è la tua casa Signore? Cosa vuoi che ripari? Dove mi mandi? “
Per noi, questa casa è il tuo cuore!
Per noi, questa casa è la tua vocazione!
Per noi questa casa, è il tuo vivere quotidiano! Quanto calcestruzzo serve per curare la vita di ognuno di noi, ognuno con i propri limiti, i propri peccati, le proprie cadute più o meno grandi, le abitudini sbagliate etc
Quanti cuori feriti, infranti, traditi, freddi, insensibili.
VA E RIPARA il tuo cuore, LA MIA CASA!
Quante vocazioni non curate, non scelte, non allenate con il passare degli anni che si smarriscono, rallentano, si inaridiscono. Quanta difficoltà a dire sì, quanta fatica oggi a scegliere di mettersi in ascolto della Parola che dona vita, invece di continuare ad inseguire come Francesco i propri sterili sogni di gloria, il sogno di diventare cavaliere. Lui ha avuto la (s)fortuna di cadere da cavallo. Te che aspetti a dire sì all’amore?
VA E RIPARA la tua vocazione, LA MIA CASA.
Ed il significato più bello, il più nostro, per questo blog. Va e ripara la mia casa; per noi, questa casa è la famiglia! La tua famiglia!
La tua relazione sponsale. Da qui si può aiutare e riparare la Sua casa, la Chiesa: che altro non è che famiglia di famiglie.
Come riparare la chiesa se litigo con mia moglie? se non so essere volto di amore per i miei figli? se non coltivo la mia relazione? se non dialogo con lei/lui? Se non ho tempo per lei/lui? Se non vivo la nuzialità, l’unione, quell’eros e agape che rende saldo il nostro essere marito e moglie?
Quante crepe, quanti litigi, quante fatiche anche nelle nostre famiglie! Cosa aspetti, la festa del Poverello di Assisi arriva anche quest’anno e ci riporta quelle parole “VA E RIPARA la tua famiglia, LA MIA CASA”.
Sposi sì ma testimoni di amore! Famiglia sì ma che viva con ambizione di santità, in casa, con i figli, ma anche in ogni ambito in cui papà, mamma e figli vivono!
Da come ci amiamo dovranno capire che il Signore è risorto!
“Va e ripara la mia casa”
Forse anche noi oggi possiamo fermarci a contemplare san Francesco chiedendogli di aiutare a vivere in risposta a questa richiesta vivendo l’amore che oggi son chiamato a dare, per me, per il mio prossimo, per il mio collega, per mia moglie, per mio marito, per i miei figli.
Mettendoci in ascolto, facendo spazio a Lui, alla sua parola.
Questo è il il lavoro più bello che possiamo fare per riparare la SUA CASA.
La sua casa sei te! È la tua vocazione! È la tua famiglia! È il tuo cuore!
Anna Lisa e Stefano – @cercatori di bellezza
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