Gesù abita la nostra vita, abita nella nostra famiglia e ci guarda con tenerezza. Tenerezza di chi ha capito che queste sue creature, così desiderose di amare di farsi amare, non sono capaci di farlo, e si sentono spesso inadatte e incapaci ad essere immagine di quell’amore per cui sono state consacrate con il matrimonio. Ma Gesù non ci vuole perfetti, sa che peccheremo, e che non saremo sempre degni del suo Amore e del suo sacrificio. Gesù non vuole questo, Gesù vuole che ci riconosciamo piccoli e deboli. Solo allora lo cercheremo per affidargli la nostra vita e riconosceremo nel nostro sposo o sposa una persona anch’essa imperfetta , limitata e fragile. Solo allora potremo avere uno sguardo di comprensione e perdono l’uno verso l’altra.
Solo allora Gesù potrà entrare in noi, e potrà trasformare con la Sua Grazia quel nostro amore imperfetto in qualcosa di radicale e stupendo, che faremo fatica a credere venga da noi perché non è nostro ma è lo Spirito che ci dona l’uno all’altra.
Antonio e Luisa
una sola parola : GRAZIE… del vostro blog
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