La figlia più piccola, Dio la benedica, è quella che fa più domande, a volte facili a volte difficili come ogni figlia, ma più di ogni figlia si aspetta che le risposte siano affidabili, precise e circostanziate. Ragion per cui quando l’altro giorno mi ha chiesto: Babbo! Ma tu e mamma esattamente quanti baci vi siete dati da quando vi conoscete? Sapevo che non sarebbe stata soddisfatta di una risposta generica e mi sono messo per quanto possibile a fare due calcoli.
Detto così sembra anche stupido, è così infatti che mi sono sentito sul momento, chi mai si mette a calcolare quanti baci si è scambiato con la moglie? Mica è un bilancio aziendale, né tanto meno una gara con chissà chi. Però dovevo dare una risposta e, al di là del metodo di calcolo a dir poco discutibile (aspetto taciuto alla figlia) e anche della cifra che mi ha ricordato molto quella del titolo di questo post, la cosa ha stimolato una riflessione su quanto i baci che ci siamo dati io mia moglie siano stati preziosi, tutti quanti.
Prima della filiale domanda ero convinto che ci fossero baci con più valore degli altri, secondo una specie di scala di importanza, dove il bacio appassionato scambiato nei momenti più intimi della coppia valesse più di tutti gli altri, quello romantico da film (ma con i vestiti addosso) un po’ meno ma comunque tanto e così via fino ad arrivare al bacetto al volo che ci si scambia prima di andare a lavoro. Non è una logica sbagliata, dopotutto la profondità e il coinvolgimento sono diversi, il primo ad esempio incarna anche molto bene l’unione fisica, segno del dono totale e reciproco degli sposi, insieme al resto del corpo naturalmente.
Pensando però alla nostra vita quotidiana mi sono accorto di quanto siano sempre stati importanti anche i “bacetti” per noi. Io e Valeria sappiamo, anche perché ci è stato insegnato e raccomandato, quanto sia importante mantenere un corteggiamento continuo tra gli sposi, con impegno e costanza in modo reciproco. Abbiamo imparato sulla nostra pelle quanto questa raccomandazione fosse veramente importante, nei momenti in cui è mancato il corteggiamento il nostro amore si è affievolito, si è inaridito, anche quando i motivi non erano gravi e magari ci si sentiva giustificati se eravamo meno romantici perché ad esempio c’erano difficoltà sul lavoro, preoccupazioni economiche o per l’educazione dei figli.
Accorgersi di quanto è importante corteggiarsi e cercare volontariamente di porvi rimedio è stata per noi una grazia e tra i rimedi ci sono i nostri “bacetti”, diventati poco a poco rituali, almeno quelli prima di andare a lavoro e la sera prima di addormentarsi. Questi hanno un significato, sono un modo per dirsi col cuore “ci sono, sono con te, mi piaci e ti amo”. Si potrebbe pensare che farne un rituale possa sminuirne il significato, che se questo gesto diventa un’abitudine possa perdere poco a poco bellezza ma non è così, un bacio, anche se piccolo non è mai scontato perché è un gesto che ti mette sempre un po’ a nudo, è davvero difficile mentire baciando e se lo fai tanto per fare l’altro se ne accorge subito.
Questo gesto tra noi è diventato un piccolo momento speciale, lo aspettiamo e ci rimaniamo male se non avviene, ad esempio un paio di settimane fa è capitato che nella fretta Valeria uscisse di casa al volo con la testa già piena di problemi, era giustificatissima ma francamente mi aspettavo un bacetto al volo e la mia mattinata, solo per questo motivo, è iniziata un po’ peggio del solito. Dopo un paio d’ore lei mi ha chiamato per un motivo che non ricordo e scherzando le ho detto che era stata crudele per avermi lasciato a secco. Ci siamo fatti una risata ed è stato bellissimo, soprattutto perché anche quello è stato un modo per dirsi ti amo, da quel momento la mattinata è migliorata moltissimo.
Ogni gesto che costruisce un vissuto di corteggiamento continuo è linfa vitale per l’amore tra gli sposi, ricevere questi gesti è certezza che si è amati dal proprio coniuge, farli è un piccolo dono che permette alla persona amata di sentire che tu l’ami davvero. A volte fare un gesto d’amore anche piccolo può essere difficile, è quindi una grazia avere dei piccoli rituali, dei momenti che si possono quasi pretendere con dolcezza e continuare a tener vivo l’amore.
Ranieri Gracci