Il terzo poema del Cantico ci permette di entrare profondamente nella tenerezza nuziale, di approfondire e di imparare il linguaggio d’amore degli sposi. L’Eros è una faccia dell’amore, non è tutto l’amore. L’Eros è però importantissimo per trovare la gioia e il piacere di amare. Possiamo ora trarre alcune conclusioni. Dio ci insegna ad amare e ci insegna che l’Eros non è meno importante dell’Agape. Tutto il Cantico è un elogio all’amore erotico. L’Eros non è il fratello povero dell’Agape. Noi uomini, essendo fatti di carne oltre che di spirito, troviamo nell’Eros una manifestazione di amore vero. Certo la forza della passione amorosa, dell’attrazione per essere manifestazione di amore autentico va incanalata a trasformarsi in dono. L’Eros va arricchito dell’Agape. Comprendere se stiamo vivendo un amore autentico non è difficile. Basta porsi una domanda. Parliamo il linguaggio dell’amore? Parliamo la tenerezza? La tenerezza in fondo non è che il desiderio di rendersi accoglienti. Di voler accogliere l’altra persona nella propria vita e, nel matrimonio, in se stessi. Dio ci insegna quindi che l’attrazione fisica, per essere amore e non concupiscenza e desiderio di possesso, deve arricchirsi di tenerezza, la tenerezza diventa via maestra per farci dono anche nella carne. La tenerezza è fatta di gesti e atteggiamenti. La tenerezza è costituita di sguardi (tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo), di baci (Mi baci con i baci della tua bocca), di abbracci (La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia.), di dolcezza, di tono della voce e di parole dette (fammi sentire la tua voce), di carezze (Quanto sono soavi le tue carezze,sorella mia, sposa,quanto più deliziose del vino le tue carezze) fino ad arrivare all’abbraccio totale e totalizzante degli sposi che è l’amplesso (Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti.). La tenerezza diventa un linguaggio vero e proprio che permette agli sposi di amarsi e di comunicare amore. La parola, dice Rocchetta, diventa corpo e il corpo diventa parola. Gesù ce lo ha mostrato con tutta la sua vita. Lui è Parola. Lui che si è immolato per la nostra salvezza. Così il suo corpo è diventato Parola. Noi sposi non esprimiamo con il corpo il nostro amore indissolubile e fedele? Non siamo uno nella carne per dire essere uno nei cuori?
Il linguaggio dell’amore è bellezza e pienezza, mi viene in mente leggendo questo poema il giardino dell’Eden. I due sono come proiettati in una nuova dimensione dove, amando in modo vero e tenero, riescono a superare il peccato, a perdersi in quell’abbraccio d’amore che li mette profondamente in contatto tra loro e con Dio. Il cielo è sceso sulla terra. La tenerezza rinnova l’amore, rendendolo un’esperienza sempre nuova e che non basta mai.
Questo è quello a cui ognuno di noi deve tendere, questo è ciò che Dio ci ha promesso nel matrimonio. Gesù ha redento il peccato e ci ha donato nel matrimonio l’un l’altra, perché noi potessimo tornare alle origini, superare la concupiscenza del peccato e donarci reciprocamente e, nel contempo, donare esperienza di Dio al nostro amato o alla nostra amata. Nei prossimi articoli diremo qualcosa delle più importanti manifestazioni sensibili della tenerezza sponsale.
Antonio e Luisa
1 Introduzione 2 Popolo sacerdotale 3 Gesù ci sposa sulla croce 4 Un’offerta d’amore 5 Nasce una piccola chiesa 6 Una meraviglia da ritrovare 7 Amplesso gesto sacerdotale 8 Sacrificio o sacrilegio 9 L’eucarestia nutre il matrimonio 10 Dio è nella coppia11 Materialismo o spiritualismo 12 Amplesso fonte e culmine 13 Armonia tra anima e corpo 15 L’amore sponsale segno di quello divino 16 L’unione intima degli sposi cantata nella Bibbia 17 Un libro da comprendere in profondità 18 I protagonisti del Cantico siamo noi 19 Cantico dei Cantici che è di Salomone 20 Sposi sacerdoti un profumo che ti entra dentro. 21 Ricorderemo le tue tenerezze più del vino.22 Bruna sono ma bella 23 Perchè io non sia come una vagabonda 24 Bellissima tra le donne 25 Belle sono le tue guance tra i pendenti 26 Il mio nardo spande il suo profumo 27 L’amato mio è per me un sacchetto di mirra 28 Di cipresso il nostro soffitto 29 Il suo vessillo su di me è amore 30 Sono malata d’amore 31 Siate amabili 32 Siate amabili (seconda parte) 33 I frutti dell’amabilità 34 Abbracciami con il tuo sguardo 35 L’amore si nutre nel rispetto. 36 L’inverno è passato 37 Uno sguardo infinito 38 Le piccole volpi che infestano il nostro amore. 39 Il mio diletto è per me. 40 Voglio cercare l’amato del mio cuore 41 Cos’è che sale dal deserto 42 Ecco, la lettiga di Salomone 43 I tuoi seni sono come due cerbiatti 44 Vieni con me dal Libano 45 Un giardino da curare
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