Oh se tu fossi un mio fratello,
allattato al seno di mia madre!
Trovandoti fuori ti potrei baciare
e nessuno potrebbe disprezzarmi.
Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
m’insegneresti l’arte dell’amore.
Ti farei bere vino aromatico,
del succo del mio melograno.
La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
Questi sono i versi che concludono l’ultimo canto. Ora manca solo l’Epilogo. Il senso dell’immagine che ci viene offerta da questa parte del testo va colto tenendo presente quelle che erano le usanze del tempo. Ricordiamo che questi versi erano cantati durante i matrimoni. Quindi dove c’erano un promesso sposo e una promessa sposa che non erano ancora giunti all’incontro intimo. Il Cantico racconta in modo molto poetico ma anche esplicito l’intimità tra gli sposi. In questo caso no, lo prefigura solo. Cosa significa prefigurarlo? All’epoca tra la promessa nuziale e lo sposalizio vero e proprio passava circa un anno. In questo arco di tempo non potevano esserci manifestazioni affettive tra i futuri sposi. Se c’erano dovevano essere molto limitate e caste. L’amata del Cantico sta esprimendo tutta la sua impazienza, brucia di desiderio verso il suo amato. Lo desidera fortemente, ma questo non le impedisce di attendere il momento giusto per essere del suo amato. Certo lo fa sicuramente perchè era molto forte la condanna sociale per quelle donne che avevano rapporti fuori dal matrimonio. Permettetemi una parentesi. Come non pensare a Maria. Molti non sanno che Maria con il suo sì ha rischiato davvero tanto. Maria era promessa a Giuseppe. Era in quell’anno dove era già promessa, ma non ancora sposa. Con il suo sì all’arcangelo Gabriele ha giocato la propria vita. Ha rischiato davvero la vita. Ha consegnato la sua vita a Dio. Giuseppe non solo avrebbe potuto ripudiarla, ma avrebbe potuto chiedere la sua lapidazione. All’epoca funzionava così. Dovremmo essere più consapevoli del coraggio e della fede dimostrati da Maria. Tornando ai nostri giovani del Cantico non c’era solo la possibile condanna sociale, c’era molto di più. C’era la consapevolezza che quel desiderio era certamente buono. Esprimeva un amore sincero e un innamoramento autentico. C’era però altresì la consapevolezza che l’unione intima tra i due sarebbe stata casta solo dopo il matrimonio. Perchè? Cosa accade nel matrimonio? Noi sappiamo, la Chiesa ce lo insegna, che nel matrimonio l’unione diventa sacra. Il noi dei due sposi diventa luogo sacro dove Dio ha posto la sua tenda. Dove c’è la presenza reale di Dio. I cuori e le anime dei due sposi, pur mantenendo la loro individualità, sono saldati dal fuoco dello Spirito Santo e diventano un cuore e anima sola. Solo allora l’intimità diventa casta cioè vera. Solo allora l’unione intima dei due sposi diventa autentico segno tangibile e concreto dell’unione delle anime e dei cuori. Solo allora quel desiderio espresso dall’amata trova una manifestazione che può aprire il cuore allo Spirito Santo e diventare gesto sacerdotale e sacro.
1 Introduzione 2 Popolo sacerdotale 3 Gesù ci sposa sulla croce 4 Un’offerta d’amore 5 Nasce una piccola chiesa 6 Una meraviglia da ritrovare 7 Amplesso gesto sacerdotale 8 Sacrificio o sacrilegio 9 L’eucarestia nutre il matrimonio 10 Dio è nella coppia11 Materialismo o spiritualismo 12 Amplesso fonte e culmine 13 Armonia tra anima e corpo 15 L’amore sponsale segno di quello divino 16 L’unione intima degli sposi cantata nella Bibbia 17 Un libro da comprendere in profondità 18 I protagonisti del Cantico siamo noi 19 Cantico dei Cantici che è di Salomone 20 Sposi sacerdoti un profumo che ti entra dentro.21 Ricorderemo le tue tenerezze più del vino.22 Bruna sono ma bella 23 Perchè io non sia come una vagabonda 24 Bellissima tra le donne 25 Belle sono le tue guance tra i pendenti 26 Il mio nardo spande il suo profumo 27 L’amato mio è per me un sacchetto di mirra 28 Di cipresso il nostro soffitto 29 Il suo vessillo su di me è amore 30 Sono malata d’amore 31 Siate amabili 32 Siate amabili (seconda parte) 33 I frutti dell’amabilità34 Abbracciami con il tuo sguardo 35 L’amore si nutre nel rispetto. 36 L’inverno è passato 37 Uno sguardo infinito 38 Le piccole volpi che infestano il nostro amore. 39 Il mio diletto è per me. 40 Voglio cercare l’amato del mio cuore 41 Cos’è che sale dal deserto 42 Ecco, la lettiga di Salomone 43 I tuoi seni sono come due cerbiatti 44 Vieni con me dal Libano 45 Un giardino da curare 46 L’eros è un amore tenero 47 La tenerezza è amare come Dio ci ama 48 Mi hai rapito il cuore con un tuo sguardo 49 Fammi sentire la tua voce. Perchè la tua voce è soave 50 Mi baci con i baci della sua bocca 51 Quanti sono soavi le mie carezze sorella mia, sposa 52 Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti 53 Le carezze dell’anima 54 Un rumore! E’ il mio diletto che bussa. 55 Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio 56 Io venni meno per la sua scomparsa 57 Mi han tolto il mantello 58 Che ha il tuo diletto di diverso da un altro? 59 Il matrimonio non è un armadio 60 Dolcezza è il suo palato 61 Uccidete il sogno 62 Bella come la luna 63 Sui carri di Ammi-nadìb 64 Vogliamo ammirarti 65 Non mendicanti, ma re e regine 66 Carne della mia carne 67 La tua statura rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli. 68 Il tuo palato è come vino squisito 69 Il suo desiderio è verso di me 70 C’è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi