Come le parole e i gesti di Papa Francesco hanno trasformato il mio modo di vivere e testimoniare il sacramento del matrimonio.
Ci sono parole che non solo ci parlano, ma ci cambiano dentro. Amoris Laetitia, l’esortazione apostolica di Papa Francesco sul matrimonio e la famiglia cristiana, per me è stata una di queste. Non un semplice documento da studiare, ma una luce gentile e salda che ha rivoluzionato – passo dopo passo – il mio modo di vivere e raccontare il matrimonio cristiano.
Papa Francesco non è stato un Papa facile per me
Devo confessarlo: per me Papa Francesco, all’inizio, è stato un Papa difficile. Provenivo da una formazione molto dottrinale, quasi rigida. Mi sentivo al sicuro nella chiarezza dei principi, nelle definizioni nette, nel timore che “accogliere” significasse tradire la verità.
Poi è arrivato lui. Con parole nuove, con gesti sorprendenti, con una pastorale più tenera che assertiva. All’inizio ho fatto resistenza. Ma non ho chiuso il cuore. Ho ascoltato, ho letto, ho pregato. E mi sono accorto di qualcosa di profondo: Papa Francesco non annacqua la dottrina, ma la immerge nella storia concreta delle persone. Non abbassa l’ideale, ma ci cammina accanto mentre lo rincorriamo.
Ogni Papa parla alla sua epoca
Non è una questione di “meglio” o “peggio”. I Papi che lo hanno preceduto non sono stati da meno: San Giovanni Paolo II mi ha insegnato la grandezza antropologica del matrimonio, Benedetto XVI la profondità spirituale dell’amore coniugale. Ma ogni Papa parla a una società diversa. E ogni epoca ha bisogno di uno stile, di un tono, di un linguaggio specifico.
Papa Francesco è il Papa della misericordia incarnata. Il Papa che ha portato il Vangelo nelle crepe della realtà, senza sconti ma con una compassione disarmante. Con lui, la verità è rimasta intatta, ma ha assunto il volto della tenerezza.
Il matrimonio cristiano: fragile, reale, bellissimo
“La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa” (Amoris Laetitia, 1). Questa frase ha cambiato tutto. Papa Francesco non idealizza il matrimonio: lo abbraccia per quello che è. Un sacramento vero, vissuto tra litigi e perdoni, tra la stanchezza e la speranza, tra i piatti da lavare e le carezze prima di dormire.
Il sacramento del matrimonio non è una vetta da scalare con le forze umane, ma una chiamata alla santità da vivere ogni giorno, con l’aiuto della grazia. Le parole del Papa mi hanno aiutato a rivedere la mia relazione con mia moglie, a riscoprire che i piccoli gesti quotidiani sono spesso più sacramenti della celebrazione stessa.
Dottrina e misericordia: un equilibrio possibile
Una delle frasi che più mi ha colpito è: “Nessuno può essere condannato per sempre, perché questa non è la logica del Vangelo” (AL 297).
Non è relativismo. È Vangelo puro. È il cuore stesso del cristianesimo. La dottrina del matrimonio cristiano non viene mai negata, ma proposta come ideale alto, verso il quale tendere con l’accompagnamento della comunità ecclesiale.
In questi anni, ho imparato a riconoscere in Papa Francesco il volto di un pastore che ascolta. Non è un teologo che parla dall’alto, ma un padre che si siede accanto alle famiglie, le guarda negli occhi, le benedice nei loro slanci e anche nei loro fallimenti.
Durante i Sinodi sulla famiglia ha ascoltato voci di tutto il mondo. Ha celebrato matrimoni in volo, ha stretto mani rugose, ha baciato bambini, ha pianto con chi piangeva. Ha riportato il sacramento del matrimonio alla sua forma più vera: un cammino di santità quotidiana.
Papa Francesco nel solco dei suoi predecessori
Con il tempo ho capito: Papa Francesco è in piena continuità con i suoi predecessori, ma con un cuore che parla alla nostra epoca ferita. Non contraddice, ma completa. Non rimpiazza, ma amplia. Ogni Papa è un dono per il tempo che vive, e il suo stile pastorale è una risposta a quello che il mondo, oggi, ha più sete di sentire: amore, verità, accoglienza.
Grazie, Papa Francesco
Oggi posso dire con gratitudine che Amoris Laetitia ha cambiato il mio modo di essere marito, credente, testimone. Mi ha insegnato che l’amore vero non è solo un sogno da inseguire, ma una realtà fragile e divina da custodire con coraggio, giorno dopo giorno.
E per questo, Papa Francesco, ti dico grazie. Anche se all’inizio ti ho fatto resistenza, oggi ti riconosco come uno dei doni più preziosi che Dio ha fatto alla mia fede e alla mia famiglia.
Antonio e Luisa
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